Testo latino “Romanum imperium a Romulo et Remo geminis” – versione “Il regno di Romolo”
Romanum imperium a Romulo et Remo geminis exordium habet, qui filii Reae Silviae erant. Romulus anno trecentesimo nonagesimo quarto post Troiae excidium oppidum in Palatino condit et Romam vocat; postea Remum germanum suum occidit et solus regnat. Quia novi oppidi incolae feminas et matrimonia non habebant, ad spectaculum ludorum invitat Sabinos et agricolas, qui in proximis vicis et agris incolebant, et puellas Sabinorum inter ludos rapit. Sabini propter iniuriam raptarum puellarum bellum contra Romanos movent et ad oppidum cum sociis appropinquant. Romulus cunctos populos secundis proeliis vincit et subigit. Anno tricesimo septimo regni sui, dum copiarum suarum in campo Martio censum habet, procella Romulum rapit ab oculis cunctorum incolarum. Quare Romani Romulum deum salutant et Quirinum appellant.
Traduzione in italiano “Romanum imperium a Romulo et Remo geminis” – versione “Il regno di Romolo”
L’impero Romano ha esordio dai gemelli Romolo e Remo, i quali erano figli di Rea Silvia. Romolo nell’anno trecentonovantaquattro dopo la distruzione di Troia fonda una città (fortificata) nel Palatino e la chiama Roma; dopo uccide Remo, suo fratello e regna da solo. Poichè nella città non avevano donne e matrimoni, invita allo spettacolo dei giochi i Sabini e gli agricoltori, i quali abitavano vicino (in prossimità) ai villaggi e ai campi, e le ragazze dei Sabini rapiscono durante (tra) i giochi. I Sabini per causa dell’offesa del rapimento delle ragazze muovono guerra contro i Romani e con gli alleati si avvicinano alla città (fortificata). Romolo vince e sottomette tutti i popoli con favorevole combattimento. Nel trentasettesimo anno del suo regno , mentre faceva la rivista delle sue truppe al campo Marzio, una tempesta rapisce Romolo dagli occhi di tutti gli abitanti. Perciò i Romani salutano Romolo dio e lo chiamano Quirino.
Autore: Eutropio