Economia finanza e1572598764241

Definizione di “stop loss”

Lo “stop loss”, contrapposto al “take profit”, è un tipo di strategia finanziaria che ambisce alla chiusura di posizioni aperte al conseguimento di un dato livello di perdite. In un certo senso si potrebbe dire che le strategie di “stop loss” abbiano come obiettivo quello di proteggere i fondi investiti su una dato titolo o attività, prevenendo una perdita maggiore nel caso in cui la posizione sia direzionandosi in perdita.

Le impostazioni di stop loss

Lo stop loss può essere impostato in maniera automatica o essere gestito in maniera manuale dall’operatore. La strategia stop loss può essere vista come un “sistema di sicurezza” rispetto alle perdite potenzialmente eccessive, che possono andare ad aumentare contrariamente alle previsioni iniziali dell’investimento (normalmente chi effettua un investimento lo attua perché si aspetta un rientro positivo, con rinforzo del capitale).

Esempio di stop loss

Se ad esempio si decidesse di tenere aperta una posizione col fine di guadagnare con l’aumento del prezzo di un titolo, e questo invece dovesse scendere, la posizione verrà chiusa nel momento in cui le perdite raggiungano l’importo previsto per la chiusura in stop loss impostato all’inizio dell’apertura della posizione.

Sempre continuando il nostro esempio, impostando uno stop loss al 7%, la posizione aperta verrà chiusa nel momento in cui la perdita raggiungerà il 7% rispetto all’apertura.

L’ostacolo “mentale” della strategia stop loss

La strategia di stop loss viene spesso definita come importante scudo verso le perdite, in quanto tendenzialmente, sebbene si discuta in merito, un’attività aperta che si dirige verso una direzione negativa tende a continuare quella direzione, mentre una positiva tenderà a rimanere verso questo trend. Ovviamente questa è una linea generale, la realtà è che l’andamento dell’investimento può dipendere da numerose variabili, oltre che dal tempo in cui la posizione rimane aperta.

Per questo motivo può essere considerato generalmente vantaggioso chiudere preventivamente le posizioni che stiano volgendo verso una diminuzione del valore corrispettivo, e lasciare aperte quelle che abbiano registrato una crescita in chiave positiva.

Quanto appena citato non rappresenta una regola ufficiale ma una possibile tendenza di pensiero, dietro cui è probabilmente nata la concezione della strategia di “stop loss”, che in alcune occasioni può anche rivelarsi non per forza esatta.

Nonostante questo principio, per alcuni investitori può risultare difficile o faticoso a livello “mentale” chiudere una posizione una volta aperta, nonostante sia in perdita da un certo periodo e in diversi quantitativi, sperando che la direzione si “inverta” in chiave positiva col passare del tempo; questo potrebbe succedere a causa del “disagio” emotivo provocato dal riconoscere di aver “sbagliato” e dal chiudere definitivamente in perdita la relativa posizione, mettendo la parola fine all’operazione.

Dove viene applicata la strategia di stop loss?

La strategia “stop loss” è normalmente trovata nelle operazioni relative al mercato valutario o nelle operazoni tese a comprare e vendere azioni.


Approfondimenti consigliati:


Il mercato valutario e le operazioni correlate possono comportare rischi molto alti e arrivare a erodere il capitale; generalmente è sconsigliato operare in questo ambito, specialmente senza una severa preparazione tecnico-finanziaria e la lettura comprensiva di tutte le norme di legge correlate. Si raccomanda uno studio severo delle norme e dei requisiti richiesti dalla legge italiana e l’operatività sempre appoggiata al rispetto e alla conoscenza delle disposizioni legali in questo senso, e al parere di un professionista che si occupi di consulenza finanziaria.

Quanto riportato di sopra (appunti di finanza) è da considerarsi opinione personale, senza alcuna responsabilità dell’autore.