“Poesia su Iglesias” di Enrico Costa (1895)
Gravida di metalli; mantenuta
Dal ricco Monteponi e da Masua;
Distratta, accidiosa, e ben pasciuta,
Ell’è tranquilla ne la Reggia sua.
Con Alfonso e Ugolin fe’ la signora,
Ma disdegnç blasoni e fatua lode…
Dorme or, l’inerte! – e per altrui lavora
La sorda lima che il suo ventre rode.
Nel dì di festa vengon tutte fuori
le donne in cuffia, e gettano furtive
occhiate agl’ingegneri e ai minatori.
Non udendo altra voce che il rimbombo
De le sue mine, in pace Iglesias vive
Col cor di pietra e i visceri di piombo.