In questa pagina abbiamo realizzato un elenco degli aforismi di Pindaro più famosi. Prima di passare alla lettura degli aforismi però ecco a voi un riassunto della vita del poeta.
Chi era Pindaro?
Pindaro (518 a.C. circa – Argo, 438 a.C) fu un poeta greco nato presso Cinocefale, nella zona di Tebe, discendente degli Egidi, una famiglia di rango nobiliare del tempo; il poeta viene riconosciuto come noto ambasciatore della lirica corale e quale importante autore di vari carmi di tipo epico.
Riguardo alla sua vita, sappiamo che incontrerà Eschilo presso Atene e che visse presso Eigna alcuni anni; divenne celebre per la sua ode a un atleta di origini nobiliari che vinse i giochi pitici e in seguito ricevette incarichi da ogni parte della Grecia per altre odi da rivolgere ad altri atleti del tempo.
Una curiosità: si dice che nel 335 a.C., quando Alessandro Magno metteva a ferro e fuoco la città di Tebe, questi diede ordine di evitare nel saccheggio e risparmiare dalle scorrerie la casa di Pindaro.
Frasi di Pindaro
- Degli uomini, ahimé come il pensiero viene ingannato, che ritengono di conoscere senza sapere.
- I giorni a venire saranno i giorni più coscienziosi.
- Siamo effimeri, cosa siamo? Cosa non siamo? L’uomo è un sogno dell’ombra.
- Divieni quel che hai imparato ad essere!
- Alla misura dei fatti, così si valuta un uomo.
- Il buon umore è ciò che più aiuta a riacquistare la salute.
- Col vino, l’anima e il pensiero salgono in alto, le angosce fuggono dal cuore umano.
- Coloro che sono svegli sognano speranze.
- Animo mio, gioisci dei frutti a te disponibili, e non ti ansimare per un vita senza fine.
Quali sono le opere di Pindaro?
- Olimpiche
- Pitiche
- Nemee
- Istmiche
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