Chi era la dea Nyx (dal greco Nύξ “notte“) o dea della notte.
Il nome della dea descrive come la sua luce scura cada dalle stelle e si imponga agli uomini e agli dèi.
Nemmeno Zeus voleva sconvolgere Nyx, come raccontano gli antichi miti: era una delle dee più potenti mai citate dalla mitologia greca.
Nyx viveva nel Tartaro, spesso considerato sia come un luogo sia come il nome di suo fratello.
L’origine esatta del Nyx non è conosciuta: alcune fonti parlano di lei come figlia di Eros mentre altre fonti parlano di lei e di Eros come figli del Caos. Prendendo come fonte la Teogonia di Esiodo, Notte era figlia di Caos, mentre nella cosmogonia orfica risulta come figlia di Phanes; nelle Fabulae, invece, Igino Astronomo la cita come figlia di Caos e di Caligine.
Si dice che durante la guerra di Troia, sia stata Nyx a proteggere le spie; infatti sono suoi protetti i fuggitivi e i ladri che scappano o che si muovono nella notte compiendo delle malvagità.
Nyx è anche fonte di ispirazione: le muse cantano infatti durante la notte per gli dei e per la dea Nyx stessa.
La dea è anche presente nella mitologia romana: venne rinominata come dea Nox.
I figli della dea Nyx:
- Apate
- Eris
- Le esperidi
- Geras
- Ipno
- Ker e le keres
- Le moire
- Momo
- Moros
- Nemesi
- Oizys
- Gli oneiroi
- Philotes
- Tanato
- Amicitia (Philotes)
- Amor (Lisimele)
- Continentia (Sofrosine)
- Discordia (Eris)
- Epafo
- Epifrone
- Le esperidi
- Eufrosine
- Fatum (Moros)
- Letum (Ker)
- Miseria (Oizys)
- Misericoria (Eleos)
- Mors (Tanato)
- Nemesi
- Le parche (moire)
- Petulantia (Hybris)
- Porfirione
- Senectus (Geras)
- Somnia (gli oneiroi)
- Somnus (Ipno)
- Styx
- Amor (Eros)
- Dolus (Dolos)
- Le esperidi
- Fatum (Moros)
- Fraus (Apate)
- Gratia (Philotes)
- Invidentia (Nemesi)
- Labor (Ponos)
- Metus (Fobos)
- Miseria (Oizys)
- Morbus (Nosos)
- Mors (Tanato)
- Le parche (moire)
- Pertinacia
- Querella (Momos)
- Senectus (Geras)
- Somnia (gli oneiroi)
- Tenebrae (Keres)
Cicerone la presenta invece come madre di Urano, secondo Euripide la dea Nyx fu la madre di Lissa.