Archiloco (in greco antico “Ἀρχίλοχος”), vissuto fra il 680 a.C. – 645 a.C., è stato uno dei lirici e giambografi dell’antica Grecia più famosi.
Testo originale in greco antico
«θυμέ, θύμ᾽ ἀμηχάνοισι κήδεσιν κυκώμενε,
ἄνα δέ, δυσμενέων δ᾽ ἀλέξευ προσβαλὼν ἐναντίον
στέρνον, ἐν δοκοῖσιν ἐχθρῶν πλησίον κατασταθείς
ἀσφαλέως· καὶ μήτε νικῶν ἀμφαδὴν ἀγάλλεο
μηδὲ νικηθεὶς ἐν οἴκωι καταπεσὼν ὀδύρεο.
ἀλλὰ χαρτοῖσίν τε χαῖρε καὶ κακοῖσιν ἀσχάλα
μὴ λίην· γίνωσκε δ᾽ οἷος ῥυσμὸς ἀνθρώπους ἔχει.»
Traduzione in italiano della poesia
Cuore, mio cuore, travolto da angosce incurabili,
insorgi e opponiti verso chi ti è nemico, contrapponendo a loro il petto,
affrontando spavaldo i piani infidi degli oppositori;
non glorificarti a viso aperto se trionfi,
e non buttarti giù, non avvilirti dentro casa, se sconfitto,
ma godi delle cose felici e amareggiati per quelle malvage,
evitando l’eccesso, e impara le leggi che governano l’uomo.
Nota: la traduzione riportata è libera, non letterale.
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