parco buoi significato finanza
Immagine da Pixabay

La definizione di “Parco buoi” in finanza

“Parco buoi” è un termine utilizzato nella finanza italiana per descrivere l’insieme dei risparmiatori di taglio ridotto che abbiano iniziato recentemente a interessarsi alle possibilità di investimento nel settore finanziario, introducendosi nel mercato in maniera disorganizzata e non preceduta da una preparazione formativa adeguata.

L’espressione “Parco buoi” è legata quindi alle categorie di investitori che, entrati di recente nel mercato, si trovino a operare senza relativa concezione dei reali rischi dei propri investimenti, spesso più rischiosi della media, che soffrono di una più alta probabilità di andare incontro alla perdita o alla forte disgregazione del proprio capitale di partenza.

Storia dell’espressione “Parco buoi” in finanza

L’espressione potrebbe essere nata intorno agli inizi o alla prima metà del 1900, in particolare durante i primi periodi della storia repubblicana italiana, quando cominciò ad essere sviluppata una certa diffusione, specie in ambito giornalistico, del termine “Parco buoi”.

La metafora del “Parco buoi”

“Parco buoi” è probabilmente una metafora piuttosto lampante, che paragona gli “investitori della prima ora” a una vera e propria “mandria” di animali, i quali potrebbero essere messi a confronto con certi investitori “novizi” poco formati, che abbiano delle aspettative molto ampie sul futuro (nel caso degli investitori novizi, parliamo di piccoli risparmiatori che magari si attendano lauti guadagni dall’intraprendere delle nuove e “sconosciute” attività finanziarie o che si avvicinino per la prima volta agli investimenti in azioni), ma che in realtà siano destinati al macello (nel caso degli investitori a perdere il proprio capitale di partenza o comunque a eroderne una parte avendo fatto investimenti sbagliati, arrivando quindi a perdere denaro al cessare delle operazioni di investimento anziché guadagnarne in più).

Come i buoi che vengono macellati andranno presto sostituiti, tali investitori, dopo essere stati “spennati” dal punto di vista finanziario, saranno presto rimpiazzati da “nuove leve” speranzose di facili e ingenui guadagni.

La “morale” dietro al termine “Parco buoi”

L’espressione “Parco buoi” quindi potrebbe essere vista come termine usato verso investitori principianti e non formati, speranzosi di latui guadagni ottenibili in maniera semplice, con operazioni finanziarie improvvisate: per evitare di far parte del “parco buoi” un potenziale neoinvestitore dovrebbe considerare la possibilità di investire parte del suo tempo in un’adeguata formazione finanziaria, che lo porti a conoscere i meccanismi che regolano i mercati, le leggi e le certificazioni richieste per operare, optando per uno studio massiccio e ponderato dei propri investimenti, evitando così di cedere alla tentazione di muoversi in maniera disordinata o comunque poco organizzata.

Terminologie correlate

Una curiosità relativa a questo termine è che sembra essere una definizione del tutto nostrana, anche a livello concettuale, in quanto non si rilevano termini equivalenti di elevata diffusione in inglese, per esprimere lo stesso significato.

In contrapposizione al termine “Parco buoi”, un animale metaforico “positivo” è il toro, come la famosa scultura presente a Wall Street, simboblo di successo finanziario, nonché di mercato in fase di rialzo (in questo senso può essere interessante informarsi sulla differenza fra mercato “bear” (orso) e mercato “Bull” (toro).


Approfondimenti consigliati