Introduzione
Nel carme 103 Catullo rimprovera Silone, colpevole di essere con lui arrogante e impetuoso, invitandolo prima di continuare con questo atteggiamento a restituire al poeta diecimila sesterzi; in caso contrario intima di smetterla con l’essere allo stesso tempo un lenone (un ruffiano) e così impetuoso ed arrogante.
Testo latino del carme 103 di Catullo
Aut sodes mihi redde decem sestertia, Silo,
deinde esto quamvis saevus et indomitus:
aut, si te nummi delectant, desine quaeso
leno esse atque idem saevus et indomitus.
Traduzione in italiano del carme 103 di Catullo
Se ti va, rendimi quei diecimila sesterzi, Silone,
e poi sii pure feroce e impetuoso;
ma, se le monete ti piacciono, smetti, ti prego,
di fare il ruffiano e ugualmente il feroce e l’impetuoso.