storici arabi medievali

Introduzione

Al-Mas’udi (in lingua araba “أَبُو ٱلْحَسَن عَلِيّ ٱبْن ٱلْحُسَيْن ٱبْن عَلِيّ ٱلْمَسْعُودِيّ‎”) è stato uno storico, esploratore, geografo, letterato e filosofo arabo, nato a Baghdad nel’896 d.C. e morto nel 956 d.C. presso “al-Fusṭāṭ” (il nucleo urbano che più avanti nel tempo si espanderà, diventando “Il Cairo”).

Biografia e viaggi di Al-Mas’udi

Curiosamente, le fonti sulla vita di Al-Mas’udi provengono perlopiù da quanto ci racconta l’autore stesso all’interno dei suoi scritti.

Al-Mas’udi passò probabilmente gran parte della sua vita in viaggio, in particolare fra Armenia, Georgia, Persia, Siria, Arabia, e le zone intorno all’area del Mar Caspio.

Si suppone che Al-Mas’udi abbia studiato l’impero bizantino, riportando poi delle note in proposito su alcune delle sue opere, usufruendo delle informazioni passategli da terzi, forse dal navigatore e comandante bizantino “Leone di Tripoli”, messosi al servizio dei Saraceni dopo il suo rapimento in Grecia, cambiando il suo nome in “Rašiq al-Wardāmī” (scritto in arabo “رشيق الوردامي”.); ad ogni modo la questione potrebbe essere ancora oggetto di dibattito fra gli storici.

Si discute anche in merito alla possibilità che Al-Mas’udi possa aver viaggiato fino alla Cina: è solitamente accettato infatti che possa aver avuto modo di viaggiare sino alla zona della valle dell’Indo, e che forse si sia potuto imbarcare nel Mar Caspo e nel mar Mediterraneo, così come nell’Oceano Indiano (e che sia stato probabilente in India), ma potrebbe essere stato informato delle notizie riportate nei suoi scritti sulla Cina (come alcune particolarità sulla fine della dinastia Tang), anche grazie alle informazioni fornite da terzi; tuttavia per adesso non si sa ancora fino a che punto in particolare questo intellettuale sia giunto nella profondità dell’Oriente, questione che appunto rimane ancora al vaglio degli studiosi.

Al-Masudi era sicuramente un appassionato di viaggi, probabilmente finanziati anche per mezzo del commercio, e ha lasciato una lunga collezione di suoi scritti, di cui buona parte sono andati col tempo perdui. Ad ogni modo, una delle sue opere più note, che sono arrivate sino a nostri tempi, è il libro “Akhbār al-zamān” (traducibile in italiano come “La storia del tempo” o “La storia dell’universale”), un vasto lavoro contenente numerose notizie di tipo storico e politico, oltre che racconti di vario genere, in una sorta di enciclopedia dell’epoca.

Un altro libro celebre, sempre riguardante gli stessi temi del precedente, è il “Kitāb al-awsaṭ” (in italiano “Libro di mezzo”), dove vengono trattati anche gli argomenti dell’opera “Akhbār al-zamān”, in maniera più riassuntiva.

Infine, un libro oggetto di attenzioni per la sua importanza storica è il suo “Le praterie d’oro“, (chiamato spesso, in maniera più letterale, anche “Prati di miniere d’oro e di gemme”; in arabo il titolo sarebbe “ مروج الذهب ومعادن الجوهر“). In quest’opera Al-Masudi scrisse in particolare di storia, assieme alla riportazione di numerosi scritti di accompagnamento di vario genere, oggi considerati anche di elevata importanza dal punto di vista storiografico.

Approfondimenti consigliati

Il lavoro storiografico e letterario di questo intellettuale è sicuramente molto vasto; un elenco più completo delle opere, nonché una serie di informazioni più approfondite su questo autore sono disponibili nelle pagine Wikipedia dedicate: