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Il carme 85 di Catullo, spesso indicato direttamente col titolo di “Odi et amo”, è una delle poesie più celebri della letteratura latina.

Testo latino del carme 85

Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior.

Traduzione in italiano del carme 85

Ti odio e ti amo. Ti domanderai come sia possibile! Non lo so, ma lo sento e ne soffro.

Traduzione in inglese del carme 85

“I hate you and I love you. How I would do, so you may ask. I do not know, but I feel it and I suffer.”

Quella che potete leggere sopra è una traduzione adatta ai nostri tempi per “Odio et Amo“, tuttavia esistono anche altre traduzioni degne probabilmente di maggiore attenzione, sebbene legate al passato, usate per rendere in modi diversi questo carme di Catullo, evidenziando le sue incredibili sfumature.

Questa, ad esempio, è la traduzione fornitaci da Pascoli:

Odi et amo: la traduzione di Pascoli

Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior.

L’odio e l’adoro. Perché ciò faccia, se forse mi chiedi, io, nol so: ben so tutta pena che n’ho (Giovanni Pascoli)

Audiolettura del carme 85

Commento

All’interno del carme 85 è lampante il rapporto di odio e amore che frequentemente ha accompagnato Catullo lungo i suoi carmi, in particolare in quelli dedicati a Lesbia, dove rappresenta un tema ricorrente.

Nonostante sia ripreso ampiamente da Catullo e ricordato per la sua opera, il concetto di “odi et amo” era già ampiamente trattato nella letteratura greca antica, e continuerà ad essere trattato in futuro da nuovi poeti.

Il metro del carme 85 è il distico elegiaco.

Anacreonte, un poeta greco vissuto probabilmente fra il 570 a.C. ed il 485 a.C., aveva già trattato il tema del contrasto fra odio e amore all’interno di una sua poesia:

“Ὲρέω τε δηὖτε κοὐκ ἐρέω, καὶ μαίνομαι κοὐ μαίνομαι.”

“Odio e amo, sono folle e non sono folle”.


Approfondimenti consigliati:

  • Un’altra traduzione importante del carme 85 è quella di Salvatore Quasimodo.