Roma

Testo originale latino della versione di Cicerone:

Nos autem, Brute, quoniam post Hortensi clarissimi oratoris mortem orbae eloquentiae quasi tutores relicti sumus, domi teneamus eam saeptam liberali custodia, et hos ignotos atque impudentes procos repudiemus tueamurque ut adultam virginem caste et ab amatorum impetu quantum possumus prohibeamus. Equidem etsi doleo me in vitam paulo serius tamquam in viam ingressum, priusquam confectum iter sit, in hanc rei publicae noctem incidisse, tamen ea consolatione sustentor quam tu mihi, Brute, adhibuisti tuis suavissimis litteris, quibus me forti animo esse oportere censebas, quod ea gessisem, quae de me etiam me tacente ipsa loquerentur viverentque mortuo.

Traduzione in italiano della versione:

Ora, o Bruto, dal momento che, dopo la morte del famosissimo oratore Ortensio, siamo rimasti noi come tutori dell’orfana eloquenza, la teniamo protetta nella casa con copiosa custodia, e rifiutiamo questi impudenti e sconosciuti pretendenti, e custodiamola così che proteggiamo castamente la vergine adulta e, per quanto possiamo, dall’assalto degli amatori. In verità anche se mi dolgo in vita di essere capitato in questa notte della repubblica troppo tardi come uno che troppo tardi si mette in cammino, prima che il viaggio sia concluso, tuttavia sono sorretto da questa consolazione che tu, o Bruto, ti rivolsi a me con le tue lettere assai soavi, con le quali ritenevi che fossero opportune per un nobile animo, quelle cose che, poichè le ho compiute, parlassero da sole riguardo me nonostante io taccia e durassero dopo la mia morte.

Autore della versione

Il testo latino della versione è di Marco Tullio Cicerone, celebre avvocato e politico romano.


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