Come un fiore reciso catullo

Citato anche all’interno della Poetica di Aristotele, “l’hybris” (che in greco antico veniva scritto “ὕβϱις”), è un topos tradizionale della tragedia e della letteratura greca antica.

Definizione e significato

Il significato del termine è traducibile in italiano come “eccesso”, “orgoglio”, “supponenza”, ma essenzialmente l’hybris è quel danno verso qualcuno o quella specifica colpa di supponenza che ha causato un danno ad altri, mossa dal desiderio dell’uomo di sorpassare la linea che lo individua come essere limitato in quanto tale, una violazione delle immutevoli leggi divine: si tratta di un’azione che, commessa in un tempo passato, conduce alla catastrofe nel presente.

Esempi di hybris

Un esempio di hybris lo troviamo all’interno dell’Illiade, con il personaggio di Agamennone, che scatenerà l’ira di Apollo dopo aver rapito Criseide in guerra.

Altri esempi di hybris nella mitologia greca antica:

  • Il mito di Aracne
  • Il mito di Bellerofonte
  • Il mito di Edipo
  • Il mito di Iblīs
  • Il mito di Icaro
  • Il mito di Lucifero
  • Il mito di Marsia
  • Il mito di Niobe
  • Il mito di Prometeo
  • Il mito di Sisifo
  • Il mito di Tantalo

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