Qui sotto puoi leggere il testo originale della poesia di Alfieri “S’io t’amo”, uno dei suoi sonetti più famosi; assieme al testo originale è presente anche un video con la pronuncia e le pause corrette della poesia che vi consigliamo di riprodurre assieme alla poesia durante la vostra lettura per perfezionare così la vostra recitazione del sonetto.
Testo originale sonetto 20 (XX) di Vittorio Alfieri
S’io t’amo? Oh donna! Io nol dirìa volendo.
Voce esprimer può mai, quanta m’inspiri
dolcezza al cor, quando pietosa giri
vèr me tue luci ove alti sensi apprendo?
S’io t’amo? E il chiedi? E nol dich’io tacendo?
E non tel dicon miei lunghi sospiri,
e l’alma afflitta mia, ché par che spiri
mentre dal tuo bel ciglio immobil pendo?
E non tel dice ad ogni istante il pianto
cui di speranza e di temenza misto,
versare a un tempo e raffrenare io bramo?
Tutto tel dice in me: mia lingua intanto
sola tel tace; perché il cor s’è avvisto
ch’a quel ch’ei sente, è un nulla il dirti: Io t’amo.
Breve commento alla poesia “S’io t’amo?”
La poesia è dedicata alla figura che avrebbe definito come “La mia unica donna” e che avrebbe seguito addirittura sino all’Alsazia tanto ne era invaghito, arrivando a trasferirsi con lei a Parigi, da cui sarebbe poi dovuto velocemente fuggire per scampare alle “furie” dei giacobini. Si tratta di Luisa Stolberg, al tempo inizialmente sposata con il conte D’Albany, Carlo Edoardo Stuard, e che avrebbe ricambiato il passionato amore di Alfieri a Roma dopo la separazione dal precedente marito. Questo sonetto è datato 1778 13 Gennaio.
Richieste per questa poesia: qualcuno potrebbe fornire una parafrasi di “S’io t’amo?” nei commenti?