Catullo carmi

Testo latino della versione “Una dea in sogno”

Finitimi populi concurrunt ad nomen Massiliensisibus delendum, veluti ad commune extinguendum incendium. Consensu omnium regulus quidam eligitur dux: qui, cum magno exercitu lectissimorum virorum urbem hostium obsideret, per somnum exterritus specie torvae mulieris, quae se deam dicebat, ultro pacem cum Massiliensibus fecit. Inde ab iis petiit ut intrare urbem et deos eorum adorare sibi liceret. Cum in arcem Minervae venisset, conspexit. In porticibus simulacrum deae, quam per sumnum viderat, et repente exclamat:<>. Regulus igitur Massiliensibus gratulatus est atque deae monile aureum donavit.

Traduzione in italiano della versione “Una dea in sogno”

I popoli confinanti accorsero per distruggere il nome dei marsigliesi, come per spegnere un incendio comune. Col consenso di tutti è scelto comandante un principe: questo, poichè con un grande esercito di uomini sceltissimi asssediava la città dei nemici, spaventato durante il sonno dall’apparizione di una donna bieca, che diceva essere una dea, in seguito fece la pace con i marsigliesi. Quindi chiese a questi che gli fosse lecito entrare nella città e adorare i loro dei. Poichè era giunto alla rocca di Minerva, scorse nei portici la statua della dea, che aveva visto in sogno, improvvisamente esclamò:  <>. Dunque il principe si congratulò con i marsigliesi e donò alla dea un monile d’oro.