Roma

Alesia era una città gallica fra le più importanti, al tempo della conquista della regione operata da Giulio Cesare, si pensa attorno al 52 a.C. a seguito di un pesante assedio, quello descritto all’interno del settimo libro dell’opera “De bello Gallico”, un resoconto scritto da Cesare stesso, sulla sua opera militare di sottomissione della Gallia (puoi osservare una mappa delle conquiste di Giulio Cesare in Gallia durante il suo settimo anno nella regione osservando quest’immagine Wikipedia).

Alesia era situata nella parte centrale della Gallia, e si racconta che Alesia fosse una delle città più grandi, costruita peraltro interamente in legno.

Il motivo per cui Alesia fu particolarmente importante durante la conquista della Gallia di Cesare fu il fatto che la città venne scelta come luogo di rifugio da parte di Vercingetorige, “Il grandissimo re dei guerrieri” gallico, che organizzò un vasto apparato militare di resistenza contro i romani.

Vercingetorige riuscì a coinvolgere nella ribellione contro Roma anche molte delle tribù che erano rimaste precedentemente fedeli ai romani, o comunque avevano mantenuto una posizione di neutralità.

Durante l’assedio della città di Alesia, Cesare (barricato in imponenti fortificazioni, la cui conformazione si può comprendere guardando questo schema su Wikipedia) si ritrovò in crescente difficoltà, in quanto dopo aver cinto in assedio l’insediamento gallico si ritrovò in breve tempo a essere lui assediato dalle forze militari di Vercingetorige, venute a difendere Alesia. Nonostante le crescenti difficoltà, la fame e le armi dei romani vinsero sulla città di Alesia e Cesare riuscì a collezionare l’ennesimo successo, imprigionando Vercingetorige, la cui vita sarà chiesta dal senato romano, ma la cui liberta della famiglia sarà garantita da Cesare.


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