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Versione “Sofocle si difende dall’ accusa di pazzia” testo latino

Rerum scriptores tradiderunt Sophoclis filios, cum poeta ad summam senectutem tragoedias scripsisset, in iudicium patrem vocavisse, dicentes eum propter hoc studium rem familiarem neglexisse. Sophocles igitur, iam admodum senex, cum per totam vitam civitati profuisset maximamque sibi laudem comparavisset, propter filiorum avaritiam ut quilebet reus in iudicium venit. Ingrati iuvenes a iudicumque sententia ad eorum iuvenes multa dixissent de patris incuria ac neglegentia iudicumque sententia ad eorum voluntatem iam inclinaret, tum senex eam tragoediam quam iis diebus scripserat, Oedipum Coloneum, defensionis causa ante iudices recitavit.
Constat eam tragoediam adeo iudices commovisse, ut in sententia edixerint poetam plane compotem sui esse.

“Sofocle si difende dall’ accusa di pazzia” traduzione in italiano

Gli storici tramandarono che i filgi di Sofocle, poichè il poeta aveva scritto tragedie fino a somma vecchiaia, chiamarono il padre a giudizio, dicendo che lui a causa di questi studi aveva trascurato i beni di famiglia. Dunque, Sofocle, già molto vecchio, benchè avesse giovato per tutta la vita alla città e avesse ricevuto così moltissime lodi per sè, venne a giudizio a causa dell’avarizia dei figli come un qualsiasi accusato. Gli ingrati giovani reclamavano dai giudici perchè il padre fosse dichiarato pazzo e perchè lo rimuovessero dall’amministrazione dei beni familiari. Invece dopo che i giovani ebbero detto molto sull’incuria e sulla negligenza del padre e volta già la sentenza dei giudici alla loro volontà in quel momento il vecchio recitò per difendersi la sua tragedia, che aveva scritto il giorno stesso, Edipo a Colono, davanti ai giudici. È noto a tutti sanno che quella tragedia commosse a tal punto i giudici che nella sentenza dichiararono che il poeta era pienamente padrone di sè.