Lesule romantico poesia

Ciao, vorrei che mi traduceste questa versione di latino scritta da Cicerone, proveniente dalle sue epistole. La versone si chiama “Terentia tibi et saepe et maximas agit gratias”, grazie mille per l’aiuto!

Testo in latino della versione da tradurre “Terentia tibi et saepe” proveniente dalle epistole di Cicerone “Ad Atticum”

Terentia tibi et saepe et maximas agit gratias. Id est mihi gratissimum. Ego vivo miserrimus et maximo dolore conficior. Ad te quid scribam nescio. Si enim es Romae, iam me adsequi non potes; sin es in via, cum eris me adsecutus, coram agemus quae erunt agenda. Tantum te oro ut, quoniam me ipsum semper amasti, ut eodem amore sis; ego enim idem sum. Inimici mei mea mihi, non me ipsum ademerunt. Cura ut valeas. Data IV Idus April. Thuri.

Traduzione in italiano della versione latina “Terentia tibi et saepe” dalle epistole ad Attico di Cicerone:

Terenzia ti ringrazia spesso e massimamente. Questo mi è tanto benaccetto. Io vivo molto infelicemente, e sono avvilito da massimo dolore. Non so cosa scriverti. Difatti, se sei a Roma, oramai non puoi raggiungermi; ma se sei in viaggio, quando mi raggiungerai, esamineremo insieme ciò che dovremo fare. Pertanto ti chiedo, difatti, a me che hai sempre tenuto bene, di avere il medesimo sentimento; io dunque sono lo stesso. I miei nemici mi hanno privato delle mie cose, non di me stesso. Prenditi cura di te. Consegnata il 10 Aprile a Turi.


Commento alla versione: In questo periodo Cicerone deve affrontare numerose difficoltà e chiede a Terenzia di aiutarlo e sostenerlo esaminando con lui l’insieme delle cose che sia il caso di fare; le ricorda il loro rapporto e le chiede di rinnovarlo la prossima volta che si vedranno.


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