Cos’è il processo di ribaltamento dei costi?
Si tratta di un procedimento di trasferimento dei costi dai centri (fittizi, comuni o ausiliari) ai centri produttivi.
Perchè si fa questo? Perchè sono solo i centri produttivi ad avere usualmente una relazione funzionale con i prodotti, in quanto si occupano delle produzioni e in essi è possibile misurare inupt ed output prodotti. Negli altri si avrebbe il problema di come imputare gli altri costi.
Quali costi non si possono ribaltare?
Non sono ribaltabili quei costi dei centri che non si ha intenzione di riferire al prodotto e quei costi che non sono riferibili al prodotto senza dover passare per i centri finali; un esempio potrebbe essere il costo indiretto della direzione vendite.
Una volta deciso che cosa ribaltare, come effettivamente si fa?
Vi è il processo di ribaltamento parallelo (detto anche metodo diretto) che comporta il ribaltamento dei costi dai centri fittizi, comuni e ausiliari solamente verso i centri produttivi.
Questo metodo è più semplice ma comporta la perdita di informazioni relativamente ad alcune relazioni di servizio fra centri.
Facciamo l’esempio che uno di questi centri ausiliari sia il centro manutenzioni; nel ribaltamento in parallelo i costi verrebbero ribaltati solo nei centri produttivi.
Poniamo allora il caso che si guasti l’impianto elettrico del reparto amministrazione, pertanto può essere che l’impianto tecnico intervenga per aiutare il centro amministrazione.
Questo significa che il costo è anche riferibile all’amminstrazione in parte.
La seconda procedura di ribaltamento, detta procedura di ribaltamento sequenziale ( o per passaggi) comincia per stadi, ossia ribaltando da ogni singolo centro partendo da quei centri con maggiore sbilancio tra servizi ricevuti e forniti, ad esempio l’amministrazione.
Il terzo sistema è quello del ribaltamento sistemico, detto anche reciproco; questo sistema porta alla costruzione di un sistema di equazioni ed è più complesso da gestire.
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