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Che cos’è il niatiti?

Il niatiti (chiamato anche “nyatiti”, specialmente all’estero) è uno strumento musicale africano, tipico della zona centrale dell’Africa, in particolare suonato dai popoli Luo. La classificazione fa rientrare il niatiti all’interno della famiglia delle cetre, fra i cordofoni semplici (puoi vedere una foto dello strumento in questa pagina).

Descrizione dello strumento e materiali

La cassa armonica è realizzata tradizionalmente in legno, che viene solitamente ricoperta come rivestimento da pelle; dal legno della cassa partono le corde del natiti, realizzate per tradizione con i tendini di animali, che sono avvolte nella parte superiore dell’arpa e ricongiunte e fissate dopo aver raggiunto il punto di risonanza nella cassa.

Altri materiali usati oggi per costruire le corde del niatiti, che con il venire dell’età moderna ha perso alcuni suoni più “autentici” e “profondamente tradizionali” a causa delle nuove (e più economiche) materie prime usate per sostituire le tradizionali, sono il nylon e la plastica, anche se un secondo materiale, ecocompatibile e diffuso, è il sisal (una tipologia di pianta).

Come si suona il niatiti?

Per suonare il niatiti il musicista deve posizionarsi su uno sgabello e allungare un piede, poggiando la parte della cassa agustica nell’inguine della gamba allungata, e piegare l’altra gamba per appoggiarvi sopra il sostegno delle corde in legno.

L’esecuzione muicale avviene con diverse tecniche di arpeggio, solitamente si usa di entrambe le mani il pollice alternato col dito medio. Una volta trovato il ritmo giusto si prosegue col canto.

Se ti interessa imparare a suonare il niatiti ti consigliamo la visione e l’ascolto dei seguenti video, dove alcuni musicisti si esibiscono con lo strumento: osserva bene i loro movimenti e ritmi, per imparare le tecniche migliori!

L’uso tipico del niatiti

Il niatiti viene suonato per tradizione in occasione di celebrità importanti o eventi unici; lo strumento sembra essere riconosciuto come parte ispirante della musica benga.

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