Mare uomo quadro mio

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L’uomo e il mare

Nato in quella terra ove il profumo
del sal vince sulla primavera,
avea più acqua che sangue.
Il volto segnato, solcato da fatica e sudore
lacrime, amore!
Ma le potenti mani ne facean uomo onesto
probo che nessun mal in lui si leva.
Quanti tramonti con occhi bassi
alla luce della Sera!
Le acque docili al piè giungevano .
allor come colui che si compiace
di cotanta lena, le contemplava
con malinconico amore.
Al far del Vespro si placava
il rubicondo splendore.
il mar come culla, dondolava
gli ultimi ricordi del dì morente.
Eri li Benedetto di nome e in petto!
Ah quanti sospiri commisti
alla salsedine
Colà avevi il secondo parto
dolce come il primo dal grembo materno
nato.
A te gli onori della costa
che piange, si lamenta
da piaggia a monte.
Mute giornate dalla tua voce
assente,
corre il ricordo, si rifugia
al tempo migliore ove il rammarico non s’accora.
All’estremo respiro la mente mai s’allena
giacche speriamo sempre di sentir la nova brezza.
Qui che si ferma l’umana
spe, risorge il cuore
libero, inviolato ed eterno.
Nel giorno del dolor
che seguir morte e pianto,
non sia il ricordo amaro.
Ove nascono. I primi raggi
che per pigrizia
portano le creste delle onde
sul lido,
li segui col pensier
ed il sorriso,
che non son morte
le idee lo spirito gli amori,
ma solo questa carne
che in terra mi resta.


Commento dell’autore: poesia dedicata al ricordo di Benedetto Cerasoli


Autore: Corrado Cioci


Altre poesie sul mare

Un’altra poesia sul mare interessante, con stesso titolo, è quella di Charles Baudelaire (intellettuale francese vissuto fra il 1821-1867), che puoi leggere in questa pagina assieme alla traduzione.