Quadro simone

L’unione degli elementi

Quando il foco avvampa
ha bisogno della legna
per arder venir poi in brace e cenere!
La pioggia, lenta o irruenta
come può cader dal ciel se prima
non si nutre d’ acqua dai monti?
Eterni puri ghiacciai, sterili dai fior
avversi, d’onde nascete se il liquido non
si rapprende?
Può volar la variopinta, leggiadra farfalla
se il vento non la sostiene?
Le nubi sempre gravide non posson
inver far temporale se caldi con fredde
correnti non vengono a pugnar.
Quando l’orizzonte ci nasconde il suo
segreto oltre l’infinito,
e Gea che danza nel nero teatro, allor lo sguardo nega.
Tutto s’unisce a far concerto,
nulla va per suo parto
ma cerca l’inverso per esser completo.
Il duro verno che fa tremar col suo tempo
al sol il difetto che più bacia
la figlia sua ma l ‘abbraccio è disperso!
Un torrente che scorre tra foglie d’autunno e ghiaia per esser vasto
alla vena del mar e sempre verso.
Il canto degli elementi tutto prende
e l ‘uom da quello non si dimette.
Lui carne, sangue e cervello
ma per esser sempre unito
al respiro dell universo
deve bramar la luce,
che ci illumina dell’immenso.



Autore della poesia: Corrado Cioci


Commento alla poesia dell’autore: Terra madre di noi tutti ma l’uomo non ha rispetto per chi lo nutre e il pianeta si ammala un po per volta ….