“Luce”
La luce chiarissima del mattino che filtra tra i rami e le foglie rideste,
m’affascina, m’intenerisce.
Quel raggio di sole caldo quanta
grazia reca a chi sa rapire.
Carezza, delicato le corolle dei fiori
l’erbetta bagnata dalla brina notturna.
Marzo dai colori della nuova vita
s’accompagna alla primavera.
E allor quello svavillio
che irraggia il cielo
ha quel sapor di dolce vita.
Un brillamento che scuote,
rintrona di purezza.
Quanto vorrei aver sempre quel
balenio tra cor e spirto,
quinci sempre scaldato,
se son vascello in tempesta.
Il ruscelletto,
quando incontra quel brillio,
sì sposa e canta,
vibrano le corde
profonde dell’animo.
Sia sempre luce,
luce d’ogni color,
ma sempre luce.
che si staglia nel sereno.
Autore: Corrado Cioci