Come un fiore reciso catullo

All’interno del panorama della psicologia viene frequentemente attuato lo studio della morale.

Definizione della morale in psicologia

La morale è quell’insieme di valori, caposaldi, presupposti e fondamenti reali tramite i quali l’individuo singolo o le comunità di persone compiono, in maniera sincera e in libertà, delle scelte comportamentali.

Lo studio della morale in psicologia

La psicologia studia la morale cercando di individuare e approfondire quelle metodologie tramite le quali le persone percepiscono, pensano e compiono rispettivamente le proprie azioni, studiando con particolare attenzione quelle dinamiche verso il rapporto  salute, sull’equilibrio e sulla possibilità di prendersi cura degli altri, e infine sul piano della giustizia e del diritto nell’ambito dei legami e dei vincoli fra le persone.

La morale viene usualmente intesa come mondo interiore e di coscienza, quindi un raggruppamento delle dinamiche di rapporto e degli sviluppi affettivi e cognitivi, tali per cui vengano condotti specifici comportamenti degli individui rispetto a condotte e dinaminche comportamentali.

L’origine della morale è spesso dibattuta verso una questione di tipo biologico, e quindi dove questa derivi dall’insieme dei fenomeni che regolano la struttura degli uomini come esseri viventi oppure verso la possibilità che la coscienza sia il patrimonio di conoscenze intellettuali condiviso dagli uomini? Quest’ultimo punto pone un secondo interrogativo: la morale può essere insegnata?

Il pensiero di Jean Piaget sullo sviluppo del pensiero morale nei bambini

Durante il 1932 lo psicologo svizzero (e allo stesso tempo filosofo, pedagogista e biologo) Jean Piaget (nato a Neuchâtel nel 1896 e morto a Ginevra, nel 1980) pubblicò un’opera, intitolata “Il giudizio morale del fanciullo” (“Das moralische Urteil des Kindes”) dove analizzò metodicamente la formazione della morale e della capacità di compiere scelte morali durante la crescita dei bambini.

Jean Piaget arrivò a formulare l’ipotesi secondo cui l’insieme delle dimostrazioni comportamentali siano legate in reciproca dipendenza; l’obiettivo dell’opera era più la comprensione del rapporto dei bambini rispetto alle regole, comprese le regole morali.

Secondo il pensiero di Jean Piaget i bambini vivrebbero un periodo privo di attenzioni e interessi riguardanti le regole morali, presente sino ai 5 anni, e arriverebbero a sviluppare una morale dopo l’attraversamento di questa fase.


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