Catullo carmi 2

Pericle fu senz’altro il protagonista principale della politica ateniese durante il V secolo a.C., o almeno se non per l’intero secolo almeno per la sua prima parte, che vide l’inizio della guerra del Peloponneso nel 431 a.C. e un Pericle che rimase il personaggio chiave principale della politica di Atene per circa 30 anni.

Ciò che stupisce del potere di Pericle, che alcuni storici sono arrivati a paragonare in un certo senso a quello “monarchico”, è proprio il suo restare al vertice di Atene pur non avendo cariche particolari, ma semplicemente un grande carisma e una grande influenza nei cittadini di Atene.

Nel momento in cui Atene si allea con Megara inizia un nuovo conflitto: il motivo è che Megara è in guerra con i Corinzi (alleati degli spartani), per il controllo delle vie tra il Peloponneso e la Grecia centrale: inizia così il conflitto noto come “prima guerra del Peloponneso” (460 a.C. – 445 a.C.) che vide la guerra tra Sparta, lega del Peloponneso e altri alleati spartani come Tebe, contro la lega di Delo, guidata da Atene, supportata da Argo.

Si ebbero per gli ateniesi dei successi con la sottomissione della Beozia e di Egina, ma con l’apertura di un secondo fronte e l’appoggio a Inaros, rivoltatosi in Egitto contro i persiani, gli ateniesi (nonostante le vittorie iniziali nella prima fase della guerra) videro il proprio contingente catturato (se non ucciso) dai Persiani; sarà questa sconfitta che renderà consci gli ateniesi della loro vulnerabilità e che porterà alla decisione di spostare la cassa della federazione da Delo al santuario di Atena nell’acropoli.

Venne firmata (grazie alla mediazione di Cimone, che Pericle fece tornare in Patria in anticipo nonostante l’ostracismo) a seguito della sconfitta una pace con Sparta di 5 anni, ma la guerra rivide aprirsi i fronti nel 448 a.C. con la “seconda guerra sacra”. Sarà nel 446 a.C. infine che con la ribellione di Beozia che Atene subirà una seconda sconfitta. Avremo quindi una tregua tra Sparta e Atene dove si avrà la così detta “pace dei trent’anni” in cui Megara sarà restituita alla lega del Peloponneso, Trezene e l’Acacia saranno rese indipendenti mentre Egina, seppure indipendente, dovrà pagare dei tributi ad Atene.


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