Che cos’è la camera oscura?
La camera oscura, chiamata anche talvolta “camera ottica”, è un noto dispositivo costituito da una scatola chiusa con un foro stenopeico, quindi capace di proiettare luce, tramite cui si verifica la proiezione di un immagine nel piano di proiezione, solitamente situato dietro.
Per maggiori informazioni riguardanti il funzionamento di una camera oscura puoi leggere la voce su Wikipedia o guardare la spiegazione nel video sottostante.
Per una migliore comprensione tecnica consigliamo anche la visione seguente:
Dove nasce storicamente la camera oscura?
Secondo alcune ipotesi la camera oscura sarebbe stata già usata dall’uomo nel passato più remoto, mediante l’uso di fori su tende o schermi realizzati su pelle di animali, ispirando così alcune forme di arte paleolitiche, come le pitture rupestri.
Un esempio interessante di come veniva già usata la luce in vari contesti ingegnosi è riportato nell’antico trattato matematico cinese Zhoubi Suanjing (scritto probabilmente intorno al 1046-771 a.C.), dove veniva riportato l’uso di proiezioni stenopeiche dai raggi solari, tali per cui osservando la posizione del cerchio luminoso sarebbe stat possibile capire l’ora.
Secondo il parere di alcuni studiosi un uso antico della camera oscura sarebbe stato effettuato dagli stregoni e dai sacerdoti dei templi, per “evocare” demoni, divinità o spiriti tramite la proiezione.
Ad ogni modo “l’ufficiale riportazione” dell’invenzione della camera oscura pare sia stata sempre di origine cinese: infatti all’interno dei mozi, antichi scritti cinesi attribuiti a Mo Di e risalenti all’incirca al 476 a.C. – 221 a.C. dove viene esposta la teoria del mohismo assieme a varie teorie sul governo meritocratico, sulla crescita e conomica e sull’imparzialità, viene riportata la descrizione di una camera oscura. All’interno degli scritti viene spiegato come funzioni l’inversione dell’immagine mediante la proiezione e la raccolta per mezzo di foro stenopeico.
La camera oscura verrà poi descritta anche in occidente da Aristotele (384 a.C. o 383 a.C. – Calcide, 322 a.C.) nel IV secolo a.C.