Piazza Palazzo, 6, 09124 Cagliari

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La storia dell’ ex palazzo di città (Cagliari)

Il palazzo di città fu la sede del Municipio fino al 1906, quando Cagliari cessò di essere piazzaforte e si pose il problema della dismissione delle mura. La decisione di spostare la vecchia sede del Comune nell’antico Palazzo di Città in Castello potè concretizzarsi durante il mandato del sindaco Ottone Bacaredda nel 1896.
La sua origine risale probabilmente al XII secolo, in epoca pisana, come attestato da un documento recante la firma del sovrano aragonese Alfonso IV consegnato ai consiglieri cagliaritani nel 1331. Gli stessi aragonesi poi, utilizzarono la struttura per le riunioni dello Statamento Reale. Un’iscrizione marmorea presente sul prospetto principale documenta la visita di Carlo V che soggiornò in città nel 1535 prima della battaglia di Tunisi contro i pirati Barbareschi che continuamente saccheggiavano le coste dell’isola sarda.
La venuta dell’imperatore coincise con l’erezione delle fortificazioni che avrebbero cinto il quartiere storico di Marina. L’edificio, come appare oggi, è caratterizzato dallo stile settecentesco, e risale al 1787, l’anno in cui venne completamente ristrutturato dai Piemontesi. Il portale principale ad arco, sormontato dallo stemma della città. Similmente elaborato il prospetto sulla via Canelles è ripartito in tre elementi con paraste sormontate da capitelli ionici che sopportano la trabeazione.
Il monumento era arricchito nel suo interno dalle tele dipinte dal Marghinotti che oggi si possono ammirare nel Palazzo Civico di via Roma. Il recente restauro, ancora in corso, ha riportato alla luce alcune strutture tardo gotiche e uno splendido soffitto ligneo dipinto.

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La scritta che si legge sull’epigrafe all’ingresso dell’ex palazzo di città:

« IMPERATORE CAROLO V. REGE ET DOMINO NOSTRO SEMPER AVGUSTO ORBIS ET MONARCHA VITO RE AC TRIVNPHATORE INVICTISSIMO CARALIM CLEMENTISSIME INGRESSO. HVC CONVOCATA EODEM DVCE CESARE INGENTI CLASSE: TRIREMIVM ET NAVIVM FERME SEXCENTARVM CONFLVENTIBVS EX VNIVERSA EVROPA STRENVISSIMIS HEROIBVS DIREPTA MOX TVNETI ATQUE EIVS ARCE MARITIMA AC MVNITISSIMA: AVSPIIS IMPERIOQUE ILLVSTRISSIMI ATQVE INCLYTI VIRI DON ANTONII DE CARDONA, EX MEMORATISSIMO ET DVCALI, ATQUE ALTO FOLCORVM SANGVINE PROGENITI. ET PRO EODEM SACRATISSIMO PRAESIDENTIS ET ET CAPITANEI GENERALIS HOC PROPVGNACVLVM ET MOENIA CONTIGVA MARI ADIACENTIA, PVBLICA IMPENSA EXTRVEBANTVR. PRAECLARISSIMIS ET SEMPER VIRIS OPTIME DE REPVBLICAE MERITIS, CIVITATISQVE PATRICIS AC VERE MAGNIFICIS, GASPARE FORTESA, HONOFRIO ROCCA, PETRO MORA, IOANNOTTO MARTINO, MICHAELE AMARGOSO CONSILIARIIS ANNO SALVATORIS NOSTRI M.D.XXXV REIPVBLICAE ARCHITECTVS PETRVS PONS BARCINONENSIS »

« Traduzione: Essendo imperatore Carlo V e signore nostro sempre augusto, padre dell’universo e monarca vittorioso e trionfatore invittissimo venuto benignamente a Cagliari. Qui dal medesimo Cesare comandante convocata una ingente flotta di circa 600 triremi e navi provenienti dall’intera Europa con valorosi eroi tosto diretta a Tunisi e alla sua rocca marittima e munitissima; sotto gli auspici e il comando dell’illustrissimo e inclito gentiluomo don Antonio de Cardona discendente della famosissima ducale progenie dei Folch; e davanti al sacratissimo e cristianissimo imperatore, luogotenente a latere giustamente presidente e capitano generale venne eretto questo baluardo e le vicine mura prossime al mare a spese pubbliche. Essendo consiglieri gli eccellentissimi e sempre nobili benemeriti dello Stato primari della città e veramente magnifici Gaspare Fortesa, Onofrio Rocca, Pietro Mora, Giannotto Martino, Michele Amargoso. Anno del Salvatore nostro 1535. Architetto dello Stato Pietro Pons barcellonese »

Inoltre nell’ex palazzo di città è riportata anche la seguente scritta:

 « VICT. AMEDEO III REGE O.F.A. ANGELO SOLARIO PROREGE CIVES KARALITANI AEDES HASCE CONSVLARES REFECERVNT ANNO DOMINI MDCCLXXVIII. JOS. MAR. PARAISO, GAV. MVLARGIA, SALV. CADEDDV JOS. CORTE II. JORG. PODDA, JOS. PISSORNO, JOAN BAPT. TROGV III. PETR. MVRGIA MELIS, FRANC. VACCA, PASCH. PERCY CONSVLIBVS »

« Traduzione: Essendo Vittorio Amedeo III re ottimo feliceaugusto Angelo Solaro viceré i cittadini cagliaritani rifecero questo palazzo municipale nell’anno del Signore 1787. Giuseppe Maria Paraiso, Gaino Mulargia, Salvatore Cadeddu, Giuseppe Corte, Giorgio Podda, Giuseppe Pissorno, Giovanni Battista Trogu, Pietro Murgia Melis, Francesco Vacca, Pasquale Percy consiglieri »

Gli ambienti interni si sviluppano sul piano terra, due piani superiori e un sottopiano. Al piano terra si trova l’ampia sala, coperta da un pregevole soffitto ligneo a cassettoni, risalente al XVI secolo. Nel sottopiano, oltre alle antiche cisterne per la raccolta dell’acqua piovana, è possibile vedere una pavimentazione ad acciottolato, risalente al medioevo, e due aperture, con archi in stile tardo gotico.

Ecco le indicazioni geografiche per trovarlo nella mappa:

Ecco un video sui sotterranei dell’ex palazzo di città a Cagliari: