Cielo

Kant non ammette l’esistenza di una bellezza imparziale, questo perché la bellezza non è quantificabile con principi oggettivi, non è derivabile, non esistono una serie di regole che possano fissare  per sempre i criteri della bellezza.

La rosa è chiaramente una cosa bella, eppure questa bellezza non è misurabile come potrebbe essere invece la dilatazione di un corpo metallico a seguito di riscaldamento: il giudizio estetico per Kant è quindi un tipo di giudizio che non è oggettivo ma piuttosto soggettivo.

Ugualmente per Kant non sarebbe possibile nemmeno dare un giudizio soggettivo senza cadere nell’universalità; possiamo solo ipotizzare che seguendo la natura e determinate regole si possa arrivare a un risultato probabile, ma comunque ipotetico.


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