Il piede torto è nel 50% dei casi monolaterale, nel 50% bilaterale. La cosa importante è che, come si dice, è meglio un piede solo che due. Nel caso del piede torto no, è meglio che siano tutti e due i piedi ammalati piuttosto che uno solo, perché altrimenti si vede la differenza, cioè, se io ho la possibilità di operare, di trattare, diciamo, un piede torto bilaterale, questo bilaterale può essere di 1°, di 2° o di 3° grado. Se è di 1° grado, sarà un piede normale, nessuno si accorgerà mai di nulla. Se è di 2° grado conservativo, molto probabilmente avrà un buon destino, senza che uno se ne accorge. In quelli di 3° grado e quella piccola quota di 2° grado che vengono operati, si vede la cicatrice, e allora se li operi entro i quattro-cinque mesi avrai un ottimo risultato, pena la cicatrice che si vede. Ma allora dove sta il problema nel monolaterale? Sta nel fatto che insieme al piede torto c’è un’ipotrofia di tutta la gamba. Cioè, il muscolo tricipite della sura risulta più sottile e meno forte rispetto ad un tricipite normale. Nel caso della monolateralità questo si vede, nel caso della bilateralità non ci fate caso. Essendo ipotrofico è ipotrofico tutto il distretto, e quindi il piede cresce meno rispetto a un piede normale. Nel piede torto monolaterale potete avere lo scarto di una misura o di due misure di scarpa. Il che significa che devono mettere del cotone nella punta della scarpa, o della bambagia o del lattice, e questo può essere un problema.
(appunti)