La vecchia miniera

Potremmo dire che sarà proprio il piano Marshall, uno dei piani politico-economici statunitensi per la ricostruzione dell’Europa dopo la seconda guerra mondiale, a dare, in un certo senso, gli impulsi per la creazione di un nuovo ordine di convivenza nei territori europei, e che pertanto la sua importanza non si limita solamente a sostenere il differente livello economico europeo ma anche a gettare le basi a livello politico e strategico dell’Europa che verrà a formarsi negli anni a seguire del piano.

Gli obiettivi del piano Marshall

Dopo l’annuncio da parte degli Usa dell’avvio del piano Marshall, gli inglesi e i francesi sperarono, alleandosi, di poter amministrare in maniera egemone l’amministrazione del piano in Europa, ponendosi come guide delle nazioni che desideravano aderire al programma di aiuti economici.

Dove venne stilato il piano Marshall?

Sarà a Parigi che verrà costituito il comitato per la cooperazione economica europea, nel 1947, per svolgere accurati studi di natura tecnica riguardo alle varie economie europee per consentire ad ogni paese di poter plasmare  il proprio piano quadriennale e convergere i vari obiettivi da conseguire per ogni paese in una serie di obiettivi comuni.

Il piano Marshall e la creazione di una zona “europea”

Ad ogni modo il piano Marshall non fu tale da compiere l’integrazione europea: vigevano ancora paure e conflitti, ad esempio i francesi avevano timore di una eventuale ricostruzione dell’industria pesante della Germania e cercavano di costituire una separata autorità che potesse controllare la Ruhr; tuttavia non si trovava una guida condivisa su questa separata autorità stessa in quanto i francesi volevano tenerne fuori sia gli inglesi che gli Usa.

La nascita della Ceca

Fu così che il ministro francese Jean-Baptiste Nicolas Robert , supportato anche da Jean Monnet, pose all’attenzione su un possibile accordo verso i tedeschi per la costruzione di un organismo congiunto sovranazionale che avesse un potere decisionale pieno e che fosse aperto all’adesione degli altri paesi: riguardava il settore del carbone e dell’acciaio, era la CECA.

L’accordo della Comunità europea del carbone e dell’acciaio venne quindi firmato il 18 aprile del 1951 da Francia, Italia, Germania, Belgio, Olanda e Lussemburgo; venne in questo modo creato il mercato comune europeo del carbone e dell’acciaio, che permise di eliminare i dazi e le altre restrizioni, permise di rendere armonizzati i salari dei lavoratori e le tecnologie utilizzate; si tratta di un passaggio fondamentale per l’arrivo all’integrazione economica europea.


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