Testo della morte di Dio frammento Nietzsche

Il testo dell’annuncio della morte di Dio

Ed ecco il grande annuncio della morte di Dio, leggetelo così come lo riporta Nietzsche:

Commento all’aforisma 125 di Nietzsche

Questo passo di Nietzsche contiene una ricca simbologia filosofica; oltre all’immagine della storia così come si presenta a una prima lettura si plasmano numerosi messaggi filosofici nascosti.

All’interno del testo infatti si parla di un uomo “folle”, che probabilmente altri non è che il filosofo, e delle fragranti risate fatte dagli uomini che sono situati al mercato e che potrebbero essere un rimando all’ateismo che preserva buona parte dei filosofi del 1800, e che li rende immuni o comunque poco profondamente toccati dalla morte di Dio.

Successivamente viene rivelato come gli uomini stessi siano gli “assassini” di Dio, e si parla del mare, che non si può bere, o del moto terrestre e del calore del sole: si tratta, presumibilmente, di un modo per introdurre il carattere di questa morte, che oltrepassa i limiti umani, e di arrivare al concetto di capogiro che ne deriva, della mancanza di punti a cui fare riferimento per ordinare il mondo.

Quando poi si introduce il bisogno di superare l’uomo e di diventare “dei” probabilmente ci si riferisce al fatto di come, proprio per reggere un tale avvenimento, che porta oltre la concezione dell’umano, sia necessario superare l’umano e andare verso il divenire superuomo.

Il profeta, in anticipo coi tempi, e quindi il pensiero dell’annuncio della morte di Dio, è arrivato quando ancora le folle non sono in grado di percepire e accettare la morte di Dio: le chiese sono “sepolcri” di Dio, non più luoghi vivi, ma prossimi alla morte, “cadaverici”, infatti la religione e le sue basi sono in profonda disgregazione.


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