Introduzione
Il Giappone possiede un’economia fra le più rilevanti a livello mondiale, risultando un paese fra i meglio posizionati come importatori ed esportatori del mondo.
In questo articolo introduttivo viene presentata una breve panoramica dell’economia giapponese contemporanea, assieme a un breve riepilogo della storia economica giapponese dal dopoguerra a oggi, oltre all’insieme dei settori chiave dell’economia giapponese e agli approfondimenti consigliati (di tipo istituzionale) da leggere per chi stesse cercando informazioni su dove e in che cosa investire in Giappone.
La situazione economica giapponese dalla seconda guerra mondiale a oggi
Dopo la seconda guerra mondiale, con l’occupazione del paese da parte degli Stati Uniti d’America, il Giappone iniziò una fase di ricalibrazione industriale, concatenando allo scioglimento degli “zaibatsu” (concentrazioni industriali e finanziarie giapponesi tipiche del 1800 e della prima metà del 1900, legate a famiglie di samurai) la creazione dei “keiretsu” (un insieme di società aventi rapporti di affari e di partecipazione interconnessi fra loro); sempre in questa fase venne presa in atto la nuova costituzione giapponese, entrata in essere nel paese il 3 maggio 1947.
Dopo questa fase inizierà un periodo di forte crescita economia dell’economia nipponica, avvenuta fra il 1950 e il 1960, dovuta in parte anche all’apertura del mercato statunitense, nonché alla possibilità di ottenere petrolio per mezzo dei commerci legati al Golfo Persico, nonché ad una attenta gestione delle risorse e da un forte impegno sociale e governativo.
Fu così che in breve tempo il Giappone entrò in vetta alle classifiche economiche mondiali, diventando una delle superpotenze economiche più importanti. Tuttavia durante la prima crisi energetica degli anni settanta il paese del sol levante entrò in crisi a causa del blocco delle esportazioni di petrolio nel mercato; nonostante questo ostacolo il paese riuscì a riprendersi in pochi anni, superando il periodo difficile e ritornando a crescere, anche a scapito delle nuove crisi petrolifere, come quella del 1979, stabilizzandosi intorno a tassi di crescita fra il 6% e il 3% annui.
La crescita economica giapponese iniziò a subire rallentamenti solo intorno al decennio del 1990-2000, in particolare con il “decennio perduto“, periodo di recessione avviatosi dopo lo scoppio della bolla speculativa giapponese, arrivando a un periodo di stagnazione e spesso anche di deflazione, ostacoli alla crescita economica combatutti in maniera pressante dal governo giapponese, a cui si è aggiunta anche la crisi causata dal coronavirus durante il 2020.
Per avere un’idea più precisa e immediata della situazione economica giapponese contemporanea puoi visualizzare questo grafico, contenente l’andamento del Pil giapponese con gli aggiornamenti più recenti.
I settori di spicco dell’industria giapponese
Il Giappone si è da sempre distinto per avere una grande varietà di settori industriali in cui è riuscito a trovare successo, costruendo prodotti di qualità e dotati delle più recenti tecnologie, conquistando un posto nella classifica mondiale dei consumatori di tutto il mondo. Principalmente l’industria giapponese segue, a livello di collocazione fisica, le più grandi città del paese, mentre per quanto riguarda i singoli settori vede una panoramica piuttosto ampia in quanto spazia dal settore dell’elettronica (in cui il Giappone ha dimostrato negli anni una notevole capacità) ai vari settori industriali e chimici più sviluppati, tra cui spicca peraltro il settore automobilistico: il paese infatti è caratterizzato da alcune delle industrie mondiali più importanti in ambito elettronico, automobilistico (in questa pagina Wikipedia puoi trovare una raccolta delle case automobilistiche giapponesi più importanti), biochimico, ottico.
L’industria giapponese è famosa in occidente per la sua produzione di qualità nel campo dell’elettronica, specialmente per quanto riguarda il mondo dell’elettronica di consumo, settore che il Giappone condivide con altre “tigri” del mercato asiatico come la Corea del Sud.
Alcuni dei nomi principali dell’industria elettronica giapponese sono Citizen, Yamaha, Toshiba, TDK, Sony, Nintendo, Nikon, Fujitsu, Mitsubishi Electric.
Il mercato giapponese dell’industria elettronica continua ad attirare investimenti e capitali, infatti sono molti gli investitori occidentali che, ad esempio, scelgono di comprare azioni Sony, oppure di partecipare alle operazioni di investimento riguardanti altre aziende del settore elettronico asiatico di grande fama, come quelle che puoi trovare elencate in questa pagina Wikipedia dedicata al mercato elettronico giapponese o quelle riportate accuratamente in questo elenco, sempre su Wikipedia.
Al di là della storia economica, per informarsi riguardo alle possibilità di investimento in Giappone o in merito agli attuali investimenti effettuati dal Giappone in Italia, può essere d’aiuto la visione degli approfondimenti e delle osservazioni contenute nella pagina dedicata agli investimenti e ai flussi Giappone-Italia all’interno del sito infomercatiesteri.it, dove vengono pubblicate numerose informazioni a supporto degli investitori italiani.
Il settore economico agricolo in Giappone
Il Giappone presenta un settore agricolo ridotto a causa della scarsa possibilità di coltivazione delle sue terre, in quanto si stima solamente un 12% circa del territorio giapponese come adatto alla coltivazione. Nonostante questa difficoltà legata alla geografia del territorio, i giapponesi hanno adottato un efficace sistema di terrazzamenti e una capacità di resa delle colture fra le più alte al mondo; una delle merci agricole più pregiate del Giappone è la mela, riconosciuta come prodotto pregiato da più parti.
A causa della scaristà di terre, il Giappone rimane un paese bisognoso di importare buona parte dei prodotti agricoli, delle carni e dei formaggi, dai mercati esteri.
Altri settori chiave dell’economia giapponese
Per quanto riguarda il settore dei servizi, il Giappone presenta un alto tasso di sviluppo, con la presenza nel paese di società di assicurazioni, banche, telecomunicazioni e trasporti fra le più importanti del mondo.
Anche il settore turistico Giapponese ha visto un elevato “boom”, trainato peraltro dalle produzioni artistiche e culturali giapponesi più popolari in occidente, come i manga e gli anime, ma anche da forme artistiche più classiche, come la musica, la pittura e la scultura tradizionale, nonché le discipline sportive, la cucina tradizionale giapponese e la diffusa presenza di scrittori e opere cinematografiche nipponiche.
La bellezza del territorio giapponese, i numerosi monumenti storici, come il castello di Himeji, il Tempio Meiji, il Palazzo Imperiale, il vasto numero di aree naturalistiche marittime e montane, contribuiscono a fare di questo paese un centro turistico fra i più ambiti.
Infine è importante ricordare la presenza, ultima in elenco, ma non in importanza, di un settore finanziario giapponese estremamente sviluppato, il quale costituisce una delle fonti di reddito più importanti del paese, che mediante gli scambi della borsa di Tokyo (che contrariamente a quanto si potrebbe pensare non è l’unico mercato borsistico del paese, ma solo il maggiore) rappresenta una delle piazze d’affari tra le più importanti del mondo.
Approfondimenti consigliati
Per comprendere meglio la situazione contemporanea dell’economia giapponese e l’insieme degli scambi con l’Italia e la zona dell’Unione Europea, puoi leggere questa sezione di approfondimento all’interno del sito ec.europa.eu, dove sono raccolte numerose informazioni riguardanti gli accordi di partnership fra EU e Giappone.