“Foglie d’autunno”
Foglie stanche, pendule da rami secchi,
storti che rammentano tristi il vento di giugno.
Fanno tappeto nei prati,
al soffio d’autunno.
S’involano lontano in colorati
turbinii,
tra il rosso e il giallo.
Cadono pigre e son gocce
di ricordi, di rimpianti
d’un tempo che fu.
Ah dolce sarebbe
esser come quelle foglie,
rinsecchir in ottobre,
ma esser gaie in aprile.
Al canto dei grilli si fan belle,
sicure tra i rami s’aggiran là incerte.
Son giorni spensierati tra sole
e aromi d’una natura ridesta.
Ma or tutto sopisce,
la pioggia molesta quei poveri
cumuli di foglie d’esil ramoscelli,
che presto saranno sterpi e pacciame.
Odo lo scroscio della pioggerellina d’ottobre
picchiare su vetri, tettoie.
Che malinconia!
Eppur in sé dolcezza reca
questo lento morir
della natura.
Autore: Corrado Cioci
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