Benedetto Croce (1866-1952) è stato un filosofo italiano, ideologo del liberalismo novecentesco italiano ed esponente di spicco del neoidealismo.

L’idealismo di Benedetto Croce è un idealismo rivolto come storicismo assoluto, ovvero pensiero della storia. Benedetto Croce rifiuterà qualsiasi tipo di metafisica ed accetterà piuttosto la scienza come principio tramite cui regolare l’esistente, purché la scienza sia posta sotto la tutela della filosofia.

Benedetto Croce sarà un fervido antifascista, nonché guida morale dello stesso movimento antifascista, nonché cofondatore del partito liberale italiano; Benedetto Croce sarà inoltre un teorico del liberalismo europeo.

Fu ministro dell’istruzione, senatore e deputato dell’assemblea costituente. Storicamente si divide il suo pensiero filosofico in tre fasi: la prima lo vede come studioso del marxismo e degli studi teorici, pervarsi dall’idealismo, assieme alla concezione di una realtà che rifletta l’interiorità del soggetto che la concepisce. Il secondo periodo è quello delle opere sistematiche ed in fine il terzo è quello della revisione storicista della filosofia dello spirito.

La storia per Croce, tenderebbe verso la realizzazione della libertà; in aggiunta al pensiero Hegeliano Croce pone la dialettica non solo come dialettica degli opposti, ma anche come logica dei distinti; parlerà di questo all’interno della “filosofia dello spirito”. Croce si distaccherà inoltre dalla natura e dalla religione. Per quanto riguarda la logica invece Croce andrà delineando la “Logica come scienza del concetto puro”.


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