Informazioni sul libro
- Titolo del libro “Femminismo islamico: Corano, diritti, riforme”
- Autrice del libro: Renata Pepicelli
- Casa editrice: Carocci
- Anno di pubblicazione: 2010
- Numero di pagine: 137
Recensione del libro “Femminismo islamico: Corano, diritti, riforme”
Questo testo, seppur datato, ci dà una visuale sul mondo femminista islamico che, di solito, non solo non è conosciuto in occidente ma non è neppure citato.
Invece già nella seconda metà del 1800 pensatori maschi egiziani e tunisini sostenevano che uno stato moderno necessitasse anche dell’apporto delle donne.
Alle donne doveva essere garantito un certo livello di istruzione e la partecipazione alla vita del paese.
Nell’ottica, il permesso della poligamia che, nella prima comunità aveva la funzione di offrire assistenza e protezione alle donne rimaste vedove e ai loro bambini, secondo il libro oggi in alcuni casi si potrebbe forse ridurre a soddisfare alcune pulsioni.
Infatti, le donne cosiddette femministe sostengono che l’interpretazione dei testi sacri, fatta da alcuni uomini, era a misura di uomo.
L’uomo, cosciente che forse alcuni uomini sarebbero stati incapaci di trattenere i loro impulsi, copriva le donne per tenerle lontane dai pericoli; inoltre in passato era un vanto che le donne non uscissero di casa, perché voleva dire che la servitù si occupava di tutto.
Le contadine, invece, non erano segregate perché dovevano lavorare.
Oggi è presente qualche progresso, ma forse non si tratta solo di progresso e di “comprensione” dei diritti della donna; forse, semplicemente, si è capito che, finito il petrolio, la “merce” femminile dovrà essere usata anche per produrre e tirare avanti lo stato.
Un libro importante, da leggere per avere una panoramica d’insieme.
Autrice della recensione: Renata Rusca Zargar