Panorama tramonto Cagliari lato mura

“Lontananza “

Là, dove il ciel sorride a la marina,
Mi appar sempre una stella.
Splende di luce tremula e azzurrina
La sua pura fiammella.

Lungi da le altre solitaria brilla
Siccome un diamante;
ed io, commosso, in lei la mia pupilla
Afisso ad ogni istante;

E penso: – perchè sta così soletta
Quella stella lassù?
Forse – chi sa? – la sua compagna aspetta
Che rapita le fu.

Che importa a lei del suo splendor, se sola
Brilla nel firmamento?
Quando un raggio d’amor non ci consola
Ogni gloria è tormento.

Astro gentil, che vai cercando amore,
Infelice è il tuo stato.
Non invidio il tuo ciel, nè il tuo splendore,
Se solo ti han lasciato.

Anch’io l’aveva una compagna – ed era
Stella de la mia vita;
Ma in una notte tempestosa e nera
Al mio cor fu rapita.

Or siam divisi. Il gaudio dell’amore
un sogno per noi fu.
Ell’è molto lontana – e sa il signore
se ci vedremo più!

O bell’astro fedel, somiglia tanto
il tuo destino al mio;
Cedemmo entrambi ad un fatale incanto:
Ambi temiam l’oblio.

Dov’è la tua compagna? – ov’è la mia?
Io nol so – tu nol sai:
Noi l’invochiamo insieme – dove sia
Non domandiamo mai!

Astro gentil, che solitario splendi,
Tu, che infelice sei,
Se l’arcana virtù d’amore intendi
Favellami di lei.

Forse, nell’ora che ti fisso., anch’ella
In te figge gli sguardi:
Noi ti guardiam, divisi – e tu, mia stella,
Tu riuniti ci guardi:

E in un tuo raggio i due pensieri nostri
Forse confonder vuoi.
A te sian grazie, o stella, che ti mostri
Sì pietosa con noi!

Ed in mercè de la pietà che avresti
Per il nostro dolore,
La compagna fedel che un dì perdesti
Ti ridoni il Signore!


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