Definizione semplice dello statuto dell’imprenditore:
L’insieme delle norme che riguardano l’imprenditore è detto “statuto dell’imprenditore”
Di seguito vedremo uno schema riassuntivo che pone l’accento sulle principali diffeenze tra i due statuti principali del diritto commerciale. Le informazioni riportate nello schema col tempo potrebbero risentire di obsolescenza: nel caso ti accorgessi di alcuni cambiamenti legali a riguardo chiediamo di inserire un aggiornamento in proposito a eventuali errori nei commenti all’articolo.
Le verie tipologie di imprenditore sono regolate dallo statuto generale dell’imprenditore: parliamo quindi di imprese agricole, imprese commerciali, piccole e medie imprese, imprese pubbliche e imprese private. All’interno dello statuto GENERALE dell’imprenditore sono quindi contenute anche le discipline relative all’azienda nonché ai suoi caratteri distintivi, i consorzi , la concorrenza.
Un imprenditore commerciale non piccolo viene invece ricollegato allo statuto TIPICO dell’imprenditore commerciale; vengono assoggettati a tale statuto le imprese NON PICCOLE di tipo individuale e di tipo collettivo; sono soggette a tale statuto in maniera indipendente dalle loro dimensioni le società in accomandita semplice (snc), società per azioni (spa), società a responsabilità limitata (srl) e di Società in accomandita per azioni (sapa).
Sono invece esentate da questo statuto le società semplici (ss) e le imprese individuali che non svolgano attività commerciale o siano di piccole dimensioni.
Quali sono i punti nei quali è suddiviso lo statuto dell’imprenditore commerciale?
- Tenuta obbligatoria delle scritture contabili
- Tenuta obbligatoria alla registrazione all’interno del registro delle imprese tenuto dalla camera di commercio
- Capacità per l’esercizio dell’impresa (inabilitazione, incapacità)
- Subordinazione alle procedure concorsuali
- Subordinazione alla disciplina della rappresentanza commerciale (institore, procuratore, commesso)