Come un fiore reciso catullo

Gichin Funakoshi ( in giapponese “珍 越 義 珍”) fu uno dei più famosi maestri di karate mai esistiti al mondo.

Nato presso Shuri il 10 novembre 1868 e morto a Tokyo intorno al 26 aprile 1957, è considerato il fondatore dello “Shotokan Karate-Do”, forse il più conosciuto stile di karate insegnato sino a oggi; è ritenuto il “padre del karate moderno”, diventando famoso in tutto il mondo per i suoi insegnamenti, “anima autentica del karate”.

Da Okinawa Funakoshi introdusse per primo, ufficialente, il karate nel continente giapponese nel 1922.

Il karate, ricordiamoci, come molte altre discipline orientali, non si limita solamente agli esercizi del corpo ma giunge sino all’equilibrio della propria persona filosoficamente parlando; alcuni dei suoi insegnamenti sono considerati preziosi e saggi dal suo pubblico.


Ecco un elenco delle citazioni più famose di Gichin Funakoshi:

  • Lo scopo ultimo del Karate non risiede nella vittoria o nella sconfitta, ma nella perfezione del carattere dei suoi partecipanti.
  • Quello che ti è stato insegnato ascoltando le parole degli altri lo dimenticherai molto velocemente; quello che hai imparato con tutto il tuo corpo ricorderai per il resto della tua vita.
  • Colui il cui spirito e forza mentale sono stati rafforzati dal combattimento con un’attitudine senza mai morire non dovrebbe trovare nessuna sfida troppo grande da gestire. Chi ha subito per lunghi anni dolore fisico e agonia mentale per imparare un pugno, un calcio, dovrebbe essere in grado di affrontare qualsiasi compito, non importa quanto difficile, e portarlo fino alla fine. Si può dire che una persona come questa abbia imparato il karate.
  • Solo attraverso l’allenamento una persona impara le proprie debolezze … Colui che è consapevole delle sue debolezze rimarrà padrone di sé in ogni situazione.
  • Cerca la perfezione del personaggio. Abbi fede. Riprovaci. Rispetta gli altri. Astieniti da comportamenti violenti.
  • Il karate autentico è questo: nella vita quotidiana la mente e il corpo si allenano e si sviluppano in uno spirito di umiltà, e in tempi critici ci si deve dedicare completamente alla causa della giustizia.
  • In battaglia, non pensare di dover vincere. Pensa piuttosto che non devi perdere.
  • Una volta che un kata è stato appreso, questo deve essere praticato ripetutamente fino a quando non potrà poi essere applicato in caso di emergenza, poiché la conoscenza della sola sequenza di un kata nel karate è inutile.
  • Cercare il vecchio è capire il nuovo.