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Pianta della Basilica di San Vitale a Ravenna (immagine da Wikipedia)

La storia

La storia della Basilica di San Vitale a Ravenna viene narrata da un’antica epigrafe situata all’interno della chiesa originale: all’interno viene spiegato come la storia della Basilica inizi tramite l’opera del vescovo Ecclesio, intorno al 526 d.C.; altra notizia rilevante in questo senso è il finanziamento dei lavori di costruzione, operato principalmente dal banchiere Giuliano Argentario, probabilmente di origine bizantina, e la consacrazione della chiesa stessa, operata probabilmente dall’arcivescovo Massimiano.

Si pensa che la Basilica di San Vitale sia stata eretta utilizzando la struttura di un edificio già presente e dedicato a Vitale, probabilmente composto anche da un quadriportico, che sarà poi trasformato in chiostro all’incirca intorno al 900/1000 d.C.

Analisi della costruzione e delle decorazioni della Basilica

La Basilica, realizzata usando mattoni, ha una pianta ottagonale su due livelli, di cui il superiore detiene una cupola.

Le parti laterali della basilica sono sorrette da due pilastri che arrivano sino ai cornicioni del soffitto; gli angoli vengono elevati da un gruppo di elementi verticali finalizzati al rafforzamento della struttura, definibili come contrafforti, terminando in timpani triangolari.

Il marmo greco è presente nella basilica, in particolare si notano gli otto pilastri centrali della chiesa, ricoperti di questo materiale, ed illuminati da finestre e che arrivano in altezza sino agli elementi architettonici di raccordo, ovvero i tamburi della cupola.

Le colonne sono decorate da motivi raffiguranti probabilmente foglie di loto, la cui produzione è possibile sia stata realizzata presso Costantinopoli; la cupola della Basilica di San Vitale è stata realizzata mediante l’uso di cerchi sovrapposti, concentrici fra di loro, in terracotta.

Le rappresentazioni sacre all’interno della Basilica

Il pavimento e le pareti della Basilica di San Vitale sono ricoperti in buona parte di mosaici, rappresentanti le più comuni tematiche cristiane, come quello dell’Agnello o di momenti particolari nel sentito religioso, come nel caso del sacrificio, simboleggiato da Abele e Melchisedek, all’interno della lunetta destra; nell’abside viene invece posto il redentore, assieme a due arcangeli, il vescovo Ecclesio e San Vitale; nell’arco absidale sono rappresentati luoghi sacri alla cristianità come Betlemme e Gerusalemme.

Nella zona laterale dell’abside è presente la famosa raffigurazione dell’imperatore Giustiniano assieme alla moglie e imperatrice Teodora, entrambi sono rappresentati con schiere di servitori e con un aureola sul capo.


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