Anacreonte, nato a Teo (nell’Asia Minore) intorno al 570 a.C. e morto all’incirca nel 485 a.C., fu un poeta dell’Antica Grecia, noto per essere il creatore della “poesia anacreontica”, uno stile di poetico che diventerà famoso molto dopo la vita del poeta, nell’Europa del XVIII secolo.
Riguardo alla sua vita sappiamo che Anacreonte combatté i persiani, andando incontro alla sconfitta, e perdendo peraltro il proprio scudo; a seguito della disfatta dovette abbandonare Teo e proseguire una vita da esiliato: probabilmente si stabilì per un certo periodo nella corte di Policrate di Samo, poi presso i Pisistratidi ad Atene e infine in Tessaglia, presso gli Aleuadi.
Durante la sua vita conobbe probabilmente altri poeti dell’epoca, fra cui Ibico e Simonide.
Anacreonte frasi, citazioni e frammenti
- Avevo cenato con un piccolo pezzo di focaccia, ma bevetti con bramosia un boccale di vino. Adesso suono la cara cetra con delicatezza, e l’amore canto alla mia ragazza soffice.
- Ancora una volta amo e non amo, sono irrazionale e non lo sono.
- Eros, simile a un fabbro, con un grosso martello mi ha percosso di nuovo, mi ha immerso nella fiumana gelida.
- Costui non spranga la porta: dorme sereno
- Non amo chi beve da un vaso traboccante, raccontando di zuffe e guerre strazianti, piuttosto amo chi, versando amore e versi, pensa solo alla benvoluta spensieratezza.
- Dalla guerra non trovano scampo gli audaci, ma i vigliacchi
- Animo, non è questo modo di bere, in mezzo a urla e schiamazzi, come gli Sciti; piuttosto un goccio alla volta, seguendo la cadenza dolce dei canti