vita d'un uomo recensione del libro di Ungaretti

Ungaretti è una fonte di versi che hanno rivoluzionato la metrica classica, dando vita ad una poesia diversa, inconsueta. Meno sofismi, più verità, che con l’uso della retorica spesso viene mistificata.

È proprio questo, quel che il celebre poeta Alessandrino, vuole evitare. Accettando pienamente uno stile ermetico ed essenziale, Ungaretti diventa precursore della poesia libera e concreta, satura di concetti e messaggi, ma che prende vita da una scarnificazione del verso accurata. Un” labor lime” che rende i suoi componimenti autentici ed intimi. Il senso profondo dei suoi versi scaturisce da un duro lavoro di ricerca e di sintesi. Un compito arduo, ma efficace, proprio come la sua poetica. Poesie colme di concetti e contesti nascono da una grande penna, come quella Ungarettiana, che riesce ad esprimere l’intensità dei sentimenti e al contempo le angosciose riflessioni della maturità. Dapprima interventista e condivisore delle idee belliche, fino a diventare amico del duce, Ungaretti muta il proprio pensiero politico e sociale quando davvero comprende l’orrore della guerra e le crudeli e xenofobe idee mussoliniane.

Tra le sue poesie che raccontano la vita in trincea, arruolatosi volontariamente, e l’itinerario fra il dolore e l’amore nella vita umana, vaghiamo tra morte e crudeltà, tra messaggi che esprimono desiderio e tristezza, malinconia e gioia. Poeta dalle mille sfumature, dai mille contesti.

Vita d’un uomo“, è il titolo da lui scelto per la raccolta complessiva della sua produzione poetica, a sottolineare la stretta ed inalienabile connessione tra il suo percorso umano e il senso profondo dei suoi versi. Versi concepiti con emozione, che racchiudono sensazioni, attimi, comprendendo momenti di essenziale bellezza. Se proverete un brivido, mentre assaporate le meravigliose parole ungarettiane, non preoccupatevi. State semplicemente vivendo.

Autrice della recensione: Asia Tamburrini