• Titolo del libro: Viaggiare senza soldi
  • Autore: Massimo Dallaglio
  • Casa editrice: Iacobelli Editore
  • Pagine: 217

Recensione del libro

Viaggiare senza soldi è da considerarsi un manuale fuori dai normali schemi. Non ha la presunzione di insegnare come si viaggia o come risparmiare da turista, visitando le mete più battute, ma è un testo che ha l’intento di osservare il viaggio da una differente prospettiva.

Lo scrittore cerca di scardinare dalla mente le convinzioni alle quali tutti noi, o quasi, siamo abituati. Cerca di aiutarci ad uscire dall’omologazione nella quale siamo caduti, di svegliare il lettore dal sonno profondo in cui è piombato, cercando di restituire individualità e libero arbitrio a chi è schiavo di una società costruita con lo scopo di dare a tutti il proprio compito, a discapito della personalità del singolo.

Ci hanno fatto credere che chi si ferma è un disoccupato, chi pensa troppo è un sovversivo, chi vuole vivere in maniera diversa dalla massa è un emarginato. Massimo Dallaglio non ha la presunzione di essere compreso da tutti, non incita alla ribellione o alla violenza, esorta invece alla libertà personale, intesa come libertà di vivere la propria vita facendo qualcosa per cui si è predisposti e che si ama.

Come dice lo scrittore, siamo qui per imparare, nasciamo nudi e moriamo nudi, ecco che allora l’autore ci aiuta a capire, facendo esempi pratici e riportando diverse testimonianze, su come poter vivere viaggiando. Persone che hanno deciso di abbandonare la carriera, lavori poco gratificanti o sottopagati. Italiani come noi, che hanno deciso di liberarsi dal sistema, partendo e offrendo la propria manodopera, le proprie conoscenze e la propria esperienza all’estero . Non cercando altrove fortuna o un posto fisso (che magari hanno abbandonato in Italia), ma adattandosi a quelle che sono le offerte del posto, le proprie attitudini, reinventandosi paese dopo paese, viaggio dopo viaggio, imparando nuovi mestieri, ritrovandosi a praticare attività mai svolte prima di quel momento. Dovrete essere come l’acqua che non ha forma propria, ma si adatta al contenitore, tenendo sempre a mente che grandi sforzi danno grandi soddisfazioni. Il lavoro deve essere un aiuto, non una zavorra. È un’azione che ci accompagna per la vita, ma che non può mettere in ombra il nostro tempo. La conoscenza è invece un bagaglio che non pesa, la si può portare ovunque e nessuno potrà mai rubarcela! Quindi buttiamoci, impariamo cose nuove, sperimentiamo, senza aver mai paura di sbagliare, tutto nella vita potrà tornarci utile!

L’autore incita a trovare il coraggio di rischiare, la vera ricchezza è la libertà di vivere oggi e non domani la vita che desideriamo.
Sul sito dell’autore stesso si trovano tantissime testimonianze di persone partite per l’estero e mai più tornate e delle numerosissime attività che svolgono. Una grandissima fonte di ispirazione che ci dimostra che davvero si può fare. Quindi parola d’ordine: viaggiando si impara!

Autrice della recensione: Dalila Vignetta