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Introduzione

Le rivoluzioni tecnologiche hanno portato alla nascita di un mercato più dinamico, che vede fiorire modelli diversi di nuove imprese, spesso basate su concetti nuovi come la sharing economy o innovazioni tecniche di recente invenzione; tuttavia per nascere e svilupparsi le giovani imprese hanno da sempre bisogno di un capitale iniziale, e proprio per questo, sono stati sviluppati col tempo vari indici che possano aiutare a far capire agli investitori, quando questi vogliano investire in startup, la convenienza all’acquisto e il prezzo di vendita relativo di una data impresa innovativa, anche appena nata.

Una di queste metodologie è quella del “Venture Capital Method”, riassunta nei prossimi paragrafi dell’articolo.

Definizione di “Venture Capital Method”

Il “Venture Capital Method” è un metodo di valutazione delle startup basato sul ROI (Return on investment), sul TV (Terminal value) e sull’indice di PMV (“Post-money valuation”), descritto per la prima volta nel 1987 da William Sahlman.

Per il calcolo del valore di una startup con il Venture Capital Method sarà dunque bene tenere presenti le seguenti formule:

  • ROI = Terminal Value / Post-money valuation
  • Post Money valuation = Terminal value dell’anno X / Roi dell’anno X

Prima di procedere al calcolo del prezzo di vendita di una startup usando il Venture Capital Method è necessario avere ben chiari i seguenti indici, che spiegeremo nei prossimi paragrafi:

  • Roi (Return on investment)
  • TV (Terminal value)
  • PMV (Post-money valuation)

Che cos’è il terminal value?

Il terminal value è un indice che permette la misurazione del valore che la start up dovrebbe assumere all’istante della vendita, letteralmente il “valore finale”.

Come si ottiene il terminal value?

Il terminal value sarà pari al flusso di cassa libero, moltiplicato per (1+g), il tutto diviso il WACC (Costo medio ponderato del capitale), che dovrà essere impostato al netto del tasso g di cescita.

[Free cash flow x (1+g)]/(Wacc – g)

All’interno di questa formula:

  • g = tasso di crescita stimato
  • wacc = costo medio ponderato del capitale
  • Se non conosci il free cash flow puoi leggere una spiegazione in inglese da questa pagina di Wikipedia

Attenzione però, questo appena citato è solo uno dei metodi utilizzati per la determinazione del terminal value: per evitare spiacevoli errori è sempre consigliabile operare un secondo calcolo, utilizzando peraltro un metodo differente rispetto a quello appena spiegato; per effettuare questa controprova del terminal value vi suggeriamo l’utilizzo del “terminal multiple method“.

La spiegazione non ti ha convinto? In questo caso potrebbe esserti utile la visione del seguente video tutorial dove viene spiegata nel dettaglio la metodologia di calcolo del terminal value sui fogli di lavoro virtuali.

Come si ottiene il roi?

Il roi rappresenta il ritorno sugli investimenti e costituisce una delle voci di bilancio più importanti relative all’efficienza e alla redditività del capitale investito.

Il ROI è il rapporto fra risultato operativo e totale attivo; in altre parole potremmo anche dire che:

ROI = (Vendite/Capitale investito)*(Reddito operativo/Vendite)

Quando il roi riesce a mantenere un alto valore, l’investimento conseguente si manifesta come di maggiore convenienza; questo indice rappresenta una grande utilità legata alla messa in stretto rapporto del capitale investito con il profitto dell’investimento.

Un altro modo per definire il roi è quello di considerarlo come uguale alla somma del valore corrente degli investimenti non ancora esistenti e dei ricavi dagli investimenti, somma a cui deve a essere eliminato l’importo delle spese iniziali di investimento e correlate; il risultato di questo calcolo dovrà essere diviso per l’investimento iniziale e le altre spese sostenute correlate allo stesso investimento.

ROI = [(Valore corrente degli investimenti non ancora esistenti + valore dei ricavi dagli investimenti – importo spese iniziali di investimento e correlate)/ importo spese iniziali di investimento e correlate]

Tale formula dovrà poi essere oggetta di messa in percentuale, per meglio fornire una più rapida indicazione del roi.

Non hai ancora capito? Ecco un breve video riassuntivo in inglese per comprendere meglio il calcolo del roi: vai al video in questa pagina.

Che cos’è la “Post-money valuation”?

L’indice di PMV (“Post-money valuation”, in italiano “Valutazione post-economica”) è impiegato per esprimere il valore di un’azienda in maniera successiva all’investimento fatto: in breve, potremmo dire che l’indice di PMV permetterebbe di sapere quale sia il ritorno atteso dagli investitori quando viene effettuata un’immissione monetaria all’interno dell’azienda.

Come si calcola?

In maniera più analitica, potremmo definire la “post-money valuation” come uguale alla somma complessiva del valore aziendale precedente alla nuova iniezione di capitale in azienda con il valore dell’immissione di capitale.

Si tratta di un calcolo riducibile in una semplice formula matematica:

PMV = Post-money valuation + valore della nuova iniezione di capitale

Hai bisogno di maggiori informazioni per comprendere il calcolo della “post-money valuation”? In questo video troverai un tutorial per calcolare sia l’indice di “pre-money valuation” che l’indice finanziario di “post-money valuation”.

Metodologie per calcolare il valore di una startup col Venture Capital Method

Per ottenere un valore di vendita di una startup mediante il Venture Capital Method esistono diverse metodologie; una volta compresi gli indici riassunti nei paragrafi di sopra, essenziali per proseguire, ti consigliamo di visionare il seguente video per comprendere il calcolo:

Per una spiegazione più dettagliata e ma più lunga del metodo di calcolo con il Venture Capital Method, puoi visionare anche la prima parte di questo video su Youtube e poi la seconda parte dello stesso video tramite questo link, dove sono spiegate nel dettaglio le metodologie assieme alle relative tecniche di calcolo sui fogli di lavoro virtuali.


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