Tramonto Cagliari sul mare e1592092365376

 

Autore William Ernest Henley
Data di pubblicazione 1888
Epoca Età vittoriana
Tipologia poesia
Lingua originale inglese

La poesia “Invictus” venne scritta da William Ernest Henley (1849–1903), un poeta e giornalista inglese.

Traduzione della poesia “Invictus” in italiano

Di seguito riportiamo la traduzione della poesia “Invictus”, alternando alla traduzione il testo inglese originale.

“Invictus”

Out of the night that covers me,
Dal profondo della notte che mi avvolge,
Black as the pit from pole to pole,
nera come un pozzo da un polo all’altro,
I thank whatever gods may be
ringrazio qualunque dio possa esistere
For my unconquerable soul.
per la mia anima inespugnabile.

In the fell clutch of circumstance
Nella feroce stretta delle circostanze
I have not winced nor cried aloud.
non mi sono tirato indietro nè ho gridato forte.
Under the bludgeonings of chance
Sotto ai colpi d’ascia della sorte
My head is bloody, but unbowed.
il mio capo è sanguinante, ma saldo.

Beyond this place of wrath and tears
Oltre questo luogo di rabbia e lacrime
Looms but the Horror of the shade,
incombe solo l’orrore delle ombre,
And yet the menace of the years
eppure la minaccia degli anni
Finds and shall find me unafraid.
trova, e mi troverà senza paura.

It matters not how strait the gate,
Non importa quanto sia stretta la porta,
How charged with punishments the scroll,
quanto piena di punizioni la pergamena,
I am the master of my fate:
io sono il padrone del mio destino:
I am the captain of my soul.
io sono il capitano della mia anima.

Testo in italiano della poesia “Invictus”

“Non vinto”

Dal profondo della notte che mi avvolge,
nera come un pozzo da un polo all’altro,
ringrazio qualunque dio possa esistere
per la mia anima inespugnabile.

Nella feroce stretta delle circostanze
non mi sono tirato indietro nè ho gridato forte.
Sotto ai colpi d’ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma saldo.

Oltre questo luogo di rabbia e lacrime
incombe solo l’orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni
trova, e mi troverà senza paura.

Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di punizioni la pergamena,
io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.

Testo in inglese della poesia “Invictus”

Invictus

Out of the night that covers me,
Black as the pit from pole to pole,
I thank whatever gods may be
For my unconquerable soul.

In the fell clutch of circumstance
I have not winced nor cried aloud.
Under the bludgeonings of chance
My head is bloody, but unbowed.

Beyond this place of wrath and tears
Looms but the Horror of the shade,
And yet the menace of the years
Finds and shall find me unafraid.

It matters not how strait the gate,
How charged with punishments the scroll,
I am the master of my fate:
I am the captain of my soul.

La poesia “Invictus” recitata in inglese

Nel video riportato di sotto potrai sentire una lettura in inglese della poesia “Invictus”: se vuoi migliorare la tua pronuncia ti consigliamo di ascoltare l’audio del video e rileggere nel frattempo il testo in inglese della poesia.

 

Analisi della poesia “Invictus”

Origine del nome

La poesia “Invictus” in origine non aveva un titolo ufficiale, forse perché scritta nel letto di morte da Henley nel 1875, e tanti saranno i titoli “in prova” dati da altre persone, ad esempio “Myself” (Mé stesso), oppure “My soul” (Mia anima), “Master of His Fate” (Padrone del mio destino), “Captain of My Soul” (Capitano della mia anima), “Song of a Strong Soul” (Canzone di un anima forte), “De Profundis”, “Clear Grit” (Grinta chiara), “Urbs Fortitudinis”.

Il titolo “definitivo” ormai affermato della poesia, è “Invictus“, che fa riferimento al latino e significa “non vinto”: venne dato dal critico letterario Arthur Quiller-Couch, che riconobbe la grandezza della poesia aggiungendola alla sua antologia fondamentale delle poesie inglesi.

La storia di “Invictus”

William Ernest Henley combatté dall’età di 12 anni contro il morbo di Pott, che si caratterizza per essere una forma di tubercolosi extrapolmonare, causata dal bacillo di Koch.

Henley riuscì a non perdersi d’animo e non solo continuò a studiare, ma divenne anche un giornalista di spicco, operando perlopiù presso Londra. Tragicamente però Henley dovette continuare a lottare contro il morbo di Pott, arrivando a perdere una gamba a 25 anni, sostituita da una protesi, riuscendo a vivere sino a 53 anni.

Sarà proprio a 53 anni, poco prima di morire, che Henley scriverà questa poesia durante il suo ricovero in ospedale, cosa che probabilmente aggiunge ancora più significato alla poesia.

“Invictus” era una delle poesie preferite da Nelson Mandela, che si trovò a recitare frequentemente durante la sua incarcerazione, dovuta alla lotta contro la politica di segregazione razziale in Sudafrica.

Commento della poesia “Invictus”

“Invictus” è un invito diretto a non arrendersi alle difficoltà della vita, a lottare e non lasciarsi travolgere dalle avversità: l’anima è capitanata da un io indomabile e padrone di sé stesso.

Henley scrive probabilmente anche per sé stesso, ma la sua poesia è stata e sarà sempre la voce e l’ispriazione di tante altre persone, come lo stesso Nelson Mandela, che hanno deciso di non arrendersi e continuare a lottare.

La struttura di “Invictus” è composta da quattro quartine, per un totale di 16 versi; nel testo notiamo varie rime ed enjambement.

All’interno del primo verso della quarta strofa della poesia, possiamo notare un riferimento alla Bibbia di Re Giacomo (Matteo 7;14): ” Because strait is the gate, and narrow is the way, which leadeth unto life, and few there be that find it”, che in italiano è traducibile come “Perché stretto è il cancello, e stretta è la via, che porta alla vita, e pochi sono in grado di trovarla”.


Curiosità sulla poesia “Invictus”

Vista la passione di Nelson Mandela per la poesia “Invictus” e il suo forte legame con questo testo letterario, quando verrà realizzato nel 2009 un film sulla vita di Nelson Mandela, diretto da Clint Eastwood, si sceglierà di usare “Invictus” come titolo del film.


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