Prato fiori di mandorlo a Cagliari monte claro

Teocrito visse fra il 315 a.C. – 260 a.C. e fu un poeta siceliota nato a Siracusa e inventore della poesia bucolica; purtroppo non conosciamo il luogo e la data precisa della sua morte.

TEOCRITO ci lascia questo testo bellissimo nella sua opera “Ciclope”.

Il testo si riferisce al poeta e medico Nicia, sofferente per amore non ricambiato: Teocrito prova a confortarlo ricordandolo dell’amore di Polifemo per la ninfa del mare Galatea e del dolore che ciò causò a Polifemo, impossibilitato ad amarla concretamente.

Leggere il testo tradotto di questo breve frammento di poesia cosa vi suscita?

Contro l’amore non c’è
alcun rimedio, Nicia,
né pomata né polvere – io credo – delicato,
morbido farmaco.
Da te, perfino l’anima mi farei bruciare, persino
l’occhio, che amo
più di tutto.
Mi tufferei da te, ti bacerei la mano
e ti porterei bianchi gigli
e il fragile papavero
dai petali scarlatti.
Imparerò a nuotare
così da conoscere perché
vi è dolce soggiornare negli abissi.

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Riguardo all’amore tra Polifemo e Galatea è interessante sapere anche il mito di Polifemo, Galatea e Aci.