tramonto nel cielo la sera

Si dice che la forma sia la cosa più importante per una poesia: bene, qui non c’è nessuna forma eppure ogni verso ti entra dentro e ti si stampa nel cuore e nell’anima.

Non và via nessun altro – (Dorian Dyler)

Se sapeste cosa si prova …..vi passerebbe la voglia..
si … vi passerebbe la voglia,
di rinascere poeti.
E se qualcuno vi dirà che un poeta può essere felice……
beh allora .…..sappiate che mente.. … sappiate che mente.
Perché sulla pelle del poeta il vento non scivola ma stride,
sugli occhi del poeta il sole non scalda ma brucia.
I poeti tremano ogni volta che depistano in cassaforte un briciolo di speranza,
i poeti piangono ogni volta che l’ultimo avvenire sembra non essere poi cosi lontano,
i poeti muoiono ogni volta che muore qualcuno
ma quando sono loro ad andarsene via …..
non và via nessun altro…non và via nessun altro.

<< I cultori della materia ne saranno inorriditi: Dorian Dyler si permette addirittura di usare il doppio punto esclamativo e sembra farlo con una consapevolezza pari all’inaudito menefreghismo nei confronti qualsivoglia regola poetica. >>

  E quando il mare s’alza…ogni spiaggia s’inchina…
il vento sbuca fuori dai lacerati portoni dell’universo….i pianeti danzano mentre Dio fa il deejay
ma ogni secondo che passa in questo mondo…è un secondo che resta …per sempre nell’altro..
per sempre nell’altro.

<< Leggere questi versi fà paura; terrorizza per la furiosa veemenza e sincerità con la quale prende di mira il mondo e lo spoglia senza curarsi minimamente di farlo come solitamente si fà (cioè con i guanti bianchi del presunto poeta alla ricerca di qualche premio da portare a casa per rinfrancare il proprio ego). >>