Rose 4 poesia

  • Autore del libro: Sergio Rossi
  • Casa editrice: edizioni Sagep
  • Anno di pubblicazione: 2014
  • Numero di pagine: 96
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Nome del libro: SCIROPPO DI ROSE: la tradizione ligure delle rose antiche

Recensione del libro:

Già dal titolo si pregustano dolci sapori in un’atmosfera soffusa di intenso e pervadente profumo di rose. Io adoro le rose sin da bambina. Se, ai tempi della mia gioventù, avessi deciso di fare un esproprio proletario lo avrei fatto unicamente per cogliere una rosa da un giardino. Potete pertanto immaginare quanto piacere possa avermi fatto avere l’occasione di leggere questo libro che, in un formato quasi tascabile, coniuga la coltivazione e l’utilizzo delle rose in tutti i modi, tempi e declinazioni e, nell’ottica della globalizzazione, affianca al testo in italiano la traduzione in inglese.

Esso offre al lettore la possibilità di sorseggiare un cocktail unico nel suo genere e assai pregiato dagli ingredienti scelti, dosati e mixati con maestria. Si spazia dapprima dai tempi antichi sino ad oggi e in ogni Paese che si affaccia sul Mediterraneo per conoscere usi e costumi in relazione all’utilizzo del fiore, per antonomasia, prezioso e unico nel suo genere e nelle sue tante e sempre in divenire varietà. Si constata, con soddisfatto stupore, la comunanza di usi e costumi fra popoli storicamente divisi e nemici fra loro grazie a questo meraviglioso fiore i cui usi sono stati tanti e così svariati da lasciare strabiliati e dare nuovo stimolo a farli propri.

Infine, venendo alle tradizioni più vicine a noi che abitiamo in Liguria sul mare o nell’entroterra, numerose ricette ci riportano ai tempi dei nonni e bisnonni quando tutto si faceva in casa con sapiente abilità e tanta dedizione e pazienza. Si respira dapprima odore di buono immersi in un sogno onirico per raggiungere poi uno stato trascendentale grazie al repentino riaffiorare dei propri ricordi. Io, per esempio, quasi per incanto mi sono ritrovata nel cortile della casa di campagna della nonna in un rinnovato idillio. Mi é bastato risentire il profumo di “erba Luisa” il quale a guisa di “macchina del tempo” mi ha magicamente riportata ad allora… ed ecco riapparirmi le tante piante di rose e non solo che contribuivano a rendere quel luogo ai miei occhi incantevolmente magico.

È un libro che si può leggere e rileggere ogni volta che ci si voglia proiettare in una dimensione personale della quale, ultimamente, io sento maggiormente il bisogno e che denomino “il mio giardino dell’anima” intendendo un mio spazio riservato e personale, un compendio di cose belle e piacevoli soffuse di luci tenui e pervase di musiche paradisiache. Buona lettura a tutti!

Autrice della recensione: Marina Zilio