Come un fiore reciso catullo

Questa poesia venne scritta da Enrico Costa e venne pubblicata nel 1895.

Testo della poesia su Oristano

Tra i fichi d’India, in un torpor letale,
Immersa par l’indolente Signora…
Dorme lo stagno… e in alto sbatton l’ale
Le cornacchie, gracchiando ad ora ad ora.

E mentre il Tirso minaccioso sale
Aituguri di fango, i Santi implora
E per amor di Dio sopporta il male
La chittà di Mariano e d’Eleonora.

Per gli arsi campi, scalzo e raso in faccia,
Trotta il servil paesano – e a Ponte Manno
Van le servotte a farsi corteggiare.

Buoni amaretti, muggini, e vernaccia
T’offron gli amici: e obliar così ti fanno
Le malariche febbri e le zanzare.

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