Il principio dell'utilità del bilancio (immagine di copertina)

<<< Vai all’elenco delle scritture in partita doppia risolte

Definizione

Il principio dell’utilità del bilancio dice che operazioni che sono nella sostanza simili ma nella forma giuridica dissimili devono avere stessa rappresentazione nel bilancio.

Esempi

Ad esempio una società che ha liquidità in eccesso, deve investire: spesso perciò investe in operazioni brevi, come operazioni di compra vendita di titolo.

Anche questa è una forma di finanziamento perchè compra ad esempio a 1000€ e rivende a 1200€.

Ciò chiaramente comporta dei rischi perchè il titolo acquistato potrebbe perdere valore, ma in realtà non è avvenuto un acquisto di titoli ma un modo di finanziamento, per cui nel bilancio tale operazione non andrà nella voce “titoli” ma in quella finanziaria.

Un’altro esempio può essere quello del leasing finanziario, a cui si ricorre quando non avendo soldi sufficienti, ma dovendo o volendo comprare un bene, corrispondo dei canoni al venditore, come se pagassi a rate solo che in più ho la facoltà di “riscattare” tale bene pagando una somma la cui percentuale solitamente è molto più bassa.

Per questo, finchè vengono corrisposti i canoni, non si ha propriamente la piena proprietà, per cui nel bilancio tali leasing non vengono registrati negli acquisti dell’attivo, anche se in sostanza equivarrebbero a dei veri e propri acquisti, ma vengono iscritti in un apposito prospetto dal quale risulta il valore delle rate non scadute (ben diverso è invece il leasing operativo, che invece non si conclude con il riscatto ma con la sostituzione del bene stesso con un altro bene).


Approfondimenti consigliati