Dante Alighieri tramonto

Ossa

Un vecchio avello ancor mostrò
Il suo segreto, il sol scaldò ancor le
bianche ossa!
Qual triste sguardo si posò sul esil
figura per tanto tempo
al riparo degli alti cipressi.
Nei giardini del pianto
il ricordo, il dolor
al muto marmo.
Ah vita amata inseguita
a volte sprezzata
ecco cosa di te giace
quando a sorella morte
tutto affidiam sperando
nella sorte
povere ossa dimentiche
delle giornate serene
delle piogge ottobrine
eppur quell resto Mortal
Fu come noi nel suo evo.
Fosti quinci alle tavole del re?
Ambasciator di pace ?
Milite glorioso in mille battaglie
o ancor amante focoso
tra seta e abbracci ?
Hanno visto gli occhi tuoi la
gioia di madre ?
Alto lamento ,sospiro e patimento
avrai avuto l’ultimo
Sguardo al mondo prima di
Un eterno lungo dormir.
È forse men duro il riposo
all’ombra dei pini?
Siate voi maestri per i vivi
Base per un viver migliore
Abbracciati ai ricordi
Prima d’esser polvere
Che si dissolva la veste
Viviamo e onoriamo!
Quando un di’ sbiancheremo
I nostri resti
Non indugiar uomo
Hai sfidato e vinta la morte nel
Ricordo, nell’eterno sentir.
Autore della poesia: Corrado Cioci
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