Roma

Gaio Lucilio era un poeta latino originario di Suessa Aurunca, una città situata in mezzo ai due confini del Lazio e della Campania.

Gaio Lucillio aveva origini provenienti da una nobile e ricca famiglia appartenente all’ordine equestre; secondo il parere di alcuni studi Gaio Lucilio fu un contemporaneo di Scipione Emiliano, anche se a questo proposito a dire la verità sono presenti pareri di diverso tipo riguardo all’esattezza effettiva della sua data di nascita. Ad esempio secondo quanto venne riportato da San Girolamo, il poeta nacque all’incirca attorno al 148 a.C., ma per altri studiosi la vera data di nascita di Gaio Lucillio potrebbe essere stata quella del 180 a.C., o anche il 168 a.C.

Ad ogni modo, tralasciando queste supposizioni, sappiamo invece con effettiva sicurezza che Gaio Lucillio morì in data 102 a.C., quindi all’incirca potremmo dire in un periodo maggiore di 25 anni dalla data di morte di Scipione Emiliano.

Parlando invece del lavoro poetico di Lucilio sappiamo che scrisse trenta libri di satire e che di questi libri arrivarono sino noi un complesso di circa 1370 versi, che fra l’altro sono per lo più frammenti di breve durata (difatti il più lungo è composto da 13 versi). Nei suoi libri Lucilio utilizza varie tipologie di versi, ad esempio abbiamo l’esametro dattilico, settenari trocaici, ma abbiamo anche senari giambici e dei distici elegiaci.

Gaio Lucilio viene considerato dagli studiosi come un iniziatore della satira: sarà d’altronde Orazio (nelle sue Satire) stesso a conferirgli un tale onore e addirittura arriverà a riconoscerlo come un suo maestro, nonostante le critiche verso di lui non mancassero.

Per quanto riguarda l’argomento delle tematiche contenute nelle satire, quello maggiormente trattato fu il tema dell’eros e dell’amore sensuale. Tuttavia non c’è stato modo di venire in possesso di alcun frammento dedicato in maniera specifica al tema amoroso sensuale e pertanto non conosciamo il modo in cui Gaio Lucilio trattò l’argomento nello specifico. Infine, altri frammenti riguardano il mondo della commedia, e in particolare in mezzo a tali frammenti emerge il tema del vivere quotidiano. 

Altro tema trattato da Gaio Lucilio all’interno delle sue satire è il banchetto, impiegato per far entrare il lettore nelle conversazioni, e vengono trattati anche gli eventi sportivi classici presenti all’interno della società romana, in particolare le lotte tra gladiatori.

 

Bibliografia su Gaio Lucillio

  • F. Marx, Lucilii carminum reliquiae, 2 voll., Leipzig, Teubner, 1904-1904.
  • N. Terzaghi, Lucilio, Roma, L’Erma di Bretschneider, 1934 (rist. 1970).
  • Ciceronis Orationum Scholiastae

Approfondimenti su Gaio Lucillio